L'autore ne discuterà con il giornalista Paolo Magliani.
Il libro racconta avvenimenti e protagonisti della vita spezzina del 1968, anno considerato uno spartiacque per la contestazione giovanile, per i forti cambiamenti nel costume, nella politica, nella cultura e nello sport, che sono ricostruiti nel libro grazie alle collezioni delle cronache dei giornali e ad alcune documentazioni di archivio. Viene fuori da “I giorni del 1968” una immagine della Spezia come di una città in trasformazione con non pochi problemi, ma viva e vitale, attraversata dalla forte tensione sociale degli anni del declino del "miracolo economico", da una diffusa voglia di partecipazione e da una dinamica vita culturale, sportiva e associativa. Nel libro di Paganini, giornalista de “Il Secolo XIX”, dove ha raggiunto il grado di caporedattore ed è presidente dell’ordine dei giornalisti liguri, non c’è solo il “sessantotto”, con le rivendicazioni studentesche e quelle operaie, con gli scioperi e le occupazioni, ma tutto il 1968 vissuto anche attraverso una quotidianità che oggi quasi sorprende, dal gettone telefonico, al duplex, dal cantagiro al carosello, dai campeggi estivi alla Palmaria agli spettacoli teatrali a Luni. Poi la musica, i locali, le "vasche", le mode, le gesta di personaggi tipicamente sprugolini come Gigión Abbossa e quelle dei protagonisti dei più noti fatti di cronaca di cinquant'anni fa.