La presentazione dell’ultimo libro di Magdi Cristiano Allam, “Il Corano senza veli”, ha visto la presenza di un folto pubblico alla sala Meeting del Grand Hotel Portovenere.
L’autore, partendo da alcuni aneddoti riguardanti una storia personale molto particolare e degna di nota, in particolare per quanto riguarda il dolce rapporto epistolare con la madre di fede islamica, è subito entrato nel vivo dell’argomento del libro sviluppando un’analisi storiografica del Corano attraverso spunti e chiavi di lettura inedite.
Si nota subito come l’autore si muova con grande preparazione e approfonditi strumenti conoscitivi all’interno di un terreno certamente delicato e spinoso anche solo perchè tratta la storicizzazione e l’analisi antropologica di un testo considerato sacro da centinaia di milioni di persone.
Un’analisi, quella contenuta nel libro di Allam, d’impostazione certamente laica e storiografica nonostante la dichiarata, nonché orgogliosamente rivendicata, educazione e cultura cattolica dell’autore. Una lettura, come detto, sia storica che antropologica, ma che vuole essere appunto “senza veli” e che quindi non ha paura di mettere in luce nel merito e con argomenti ben circostanziati contraddizioni e aspetti controversi riguardanti sia la figura del profeta Maometto che i versetti del Corano.
Un’analisi che per l’autore deve essere profondamente rispettosa della religione, ma che non fa sconti quando si tratta di mettere in luce con le proprie argomentazioni anche le criticità di chi “per seguire rigidamente i dettami religiosi rinuncia alla ragione finendo ammaliato dalle sirene integraliste”.
L’autore, al termine della presentazione, non si è sottratto alle domande più disparate ad opera di un pubblico certamente interessato e soddisfatto, anche a giudicare dagli applausi.
Ad Allam è stato chiesto un po’ di tutto: dal rapporto fra religione e politica (Allam è per una profonda separazione degli ambiti e per la laicità dello stato) alla classica differenza fra Sciiti e Sunniti, fino alle questioni più politiche come l’impatto della sempre maggiore presenza di moschee e sull’applicazione della legge islamica (Sharia) che in certi paesi, fra cui l’insospettabile Gran Bretagna, sta affiancando la legge dello stato per quanto riguarda questioni legate alla famiglia e altri ambiti.
Tema storico-antropologico quindi, ma anche tanti temi e spunti attualissimi affrontati in modo chiaro da Allam nel corso dell’interessante iniziativa alla quale è seguito un buffet gentilmente offerto dal Grand Hotel Portovenere.