Mercoledì 18 aprile ancora un appuntamento a corollario della mostra Small size. Piccoli capolavori dalle collezioni del CAMeC e nuovamente un’interessante digressione nel territorio del ‘piccolo’, in collaborazione con il LabMusCont del Conservatorio “G. Puccini” della Spezia, diretto dal prof. Andrea Nicoli. Lo stesso Nicoli, anche titolare della cattedra di Composizione, così delinea le intenzioni di questo incontro: “Il tema del “piccolo” in musica si può esprimere in modi diversi. Piccola la durata, piccola la gamma dei suoni usati, piccoli gli strumenti, piccolo il suono, piccolo lo spazio d’esecuzione. Questi sono stati gli stimoli proposti agli allievi di Composizione del Conservatorio della Spezia per elaborare le loro opere. Quello che verrà presentato il 18 aprile al CAMeC sarà un piccolo caleidoscopio di fantasie per nulla conformate, estremamente diversificate e personalizzate. Ogni giovane compositore ha potuto esprimere la propria inventiva senza peraltro cadere nello scontato o nel ridicolo, a dimostrazione del fatto che ogni tematica, dalla più profonda a quella apparentemente superficiale, può dare lo spunto per un atto creativo”.
Questi gli autori, tutti allievi della classe di Composizione del Conservatorio della Spezia, che hanno lavorato alla scrittura di altrettante miniperformances: Giovanni Biancalana, Luca Bianchi, Nadin Bolsen, Gianluca Cremona, Davide Dal Vignale, Damiano Mainenti, Marcello Marianetti, Antonio Micheli, Jacopo Simoncini, Davide Vallini, Bu Xiaoran.
Il LabMusCont ha già all’attivo importanti e numerosi concerti e si caratterizza per la ricerca e l’innovazione, ovvero uno degli aspetti portanti che il Conservatorio “Puccini” vuole perseguire. Negli anni, ormai dalle celebrazioni scelsiane del 2005, ha puntualmente presentato programmi che spaziavano dalle opere del Novecento storico fino a prime assolute scritte apposta per questo ensemble. I componenti sono prevalentemente allievi e docenti del Conservatorio con qualche partecipazione di musicisti esterni scelti per il loro prestigio e per la loro specializzazione nel repertorio contemporaneo. Questa composizione dinamica determina il suo rinnovarsi di anno in anno, costante l’entusiasmo nell’affrontare repertori ancora vergini e ricchi di stimoli creativi, come questo colloquio musica – arti visive, già affrontato nel corso della annosa collaborazione con il CAMeC.