Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull'amore, ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano continuamente all'interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano. La vicenda si snoda attorno agli affari amorosi di Ermia e Lisandro e di Elena e Demetrio, le cui avventure sentimentali sono complicate dall'entrata in scena di Oberon e Titania, re e regina delle fate che, servendosi di un folletto di nome Puck, creano scompiglio ai sentimenti dell'amante.
Giorgio Pasotti, Violante Placido, Paolo Ruffini e Stefano Fresi portano sul palco del Teatro Astoria, martedì 20 febbraio, alle ore 21, uno dei più noti testi di Shakespeare: “Sogno di una notte di mezza estate”.
"Il palco del nostro Teatro ospiterà un cast d'eccezione, che si cimenterà nella rilettura di uno dei più potenti classici della storia della letteratura – spiega Claudia Gianstefani, consigliere delegato al Teatro - Mito, fiaba e quotidianità si incontrano e si combinano continuamente, dando vita a un'originale versione del conosciuto testo shakespeariano, in uno spettacolo da non perdere".
"Quello che cerco in questo Sogno - commenta il regista Massimiliano Bruno - è tirare fuori la dimensione inconscia che il bardo suggeriva neanche troppo velatamente, puntellare con l'acciaio la dimensione razionale imprigionata nelle regole e nei doveri bigotti e rendere più libera possibile quella onirica, anarchica e grottesca. L'intenzione è essere affettivi senza essere affettuosi, ferire per suscitare una reazione, divertire per far riflettere, vivere nella verità del sogno tralasciando la ragione asettica e conformista".