Il bando era riservato a enti, amministrazioni pubbliche, enti ecclesiastici e/o religiosi oppure organizzazioni senza scopo di lucro, che potevano presentare una proposta, sia in maniera autonoma che in partenariato con altre realtà, relativa ad attività di restauro, conservazione e valorizzazione di beni tutelati dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” ubicati nella provincia della Spezia e in Lunigiana.
La valutazione dei progetti si è basata sui seguenti criteri espressi nel bando: la coerenza progettuale in merito a obiettivi, azioni proposte e piano dei costi; la rilevanza dal punto di vista storico e artistico del bene; l’entità del cofinanziamento; l’entità della quota di cofinanziamento da parte della comunità locale; l’urgenza dell’intervento in relazione allo stato conservativo del bene.
I progetti selezionati – su un totale complessivo di 22 proposte pervenute – vanno dal ripristino di beni architettonici storici, per lo più sacri, e relativa rimozione delle principali cause di degrado, al restauro di beni artistici, quali sculture e dipinti, interessando prevalentemente le aree della Val di Vara e della Riviera (6 progetti finanziati su 12), oltre che le zone della Spezia e Golfo, della Val di Magra e della Lunigiana.
Le proposte dovevano prevedere la richiesta alla Fondazione di un supporto economico integrativo a risorse già acquisite, volto a completare l’intervento. Il cofinanziamento messo a disposizione dagli enti proponenti e dai partner – anche grazie alle donazioni di privati e alle raccolte fondi promosse dalle comunità locali – è risultato pari a 435 mila euro per un costo complessivo dei progetti di 620 mila euro.
I progetti di restauro e conservazione includeranno anche azioni volte a favorire la conoscenza e la fruizione del bene oggetto di recupero, come la riapertura di spazi attualmente chiusi al pubblico e l’organizzazione di eventi e iniziative. La valorizzazione del patrimonio culturale del territorio messa in campo dagli interventi potrà così avere l’effetto sia di rafforzare gli elementi identitari della comunità sia di costituire un fattore rilevante di attrazione turistica.
Gli esiti del bando sono consultabili sul sito web della Fondazione.