Prodotta da tre teatri stabili uniti (Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale), la prima versione teatrale italiana del capolavoro di Umberto Eco è firmata da Stefano Massini, tra gli autori teatrali più apprezzati in Italia e all’estero. La regia dello spettacolo è affidata a Leo Muscato, che dirige un cast di grandi interpreti in un crossover generazionale che anima un testo scritto per la scena ma all’altezza del grande romanzo. Mentre le scene, caratterizzate da spettacolari proiezioni in 3D, sono di Margherita Palli.
Il nome della rosa di Umberto Eco, pubblicato da Bompiani e tradotto in 47 lingue, ha vinto il Premio Strega nel 1981. La sua versione cinematografica è stata diretta da Jean Jacques Annaud nel 1986, protagonista Sean Connery. L’operazione che porta in scena la prima versione italiana per il teatro nasce quando Eco era ancora in vita. Dapprima venne richiesto allo scrittore di stenderne lui stesso una versione teatrale, commissionata poi dal produttore Gianluca Ramazzotti al golden boy del teatro italiano Stefano Massini, col beneplacito di Eco che, malato seguì la stesura finché poté. L’indicazione principale che l’autore diede fu quella di inserire alcuni aspetti che il film del 1986 di Jean Jacques Annaud aveva trascurato.
“Dietro ad un racconto avvincente e trascinante – scrive Leo Muscato nei suoi Appunti per una messa in scena - il romanzo di Umberto Eco nasconde una storia dagli infiniti livelli di lettura ... La scena si apre sul finire del XIV secolo. Un vecchio frate benedettino, Adso da Melk, è intento a scrivere delle memorie in cui narra alcuni terribili avvenimenti di cui è stato testimone in gioventù. ...Siamo nel momento culminante della lotta tra Chiesa e Impero, che travaglia l’Europa da diversi secoli e Guglielmo da Baskerville è stato chiamato per compiere una missione, il cui fine ultimo sembra ignoto anche a lui. Su uno sfondo storico-politico-teologico, si dipana un racconto dal ritmo serrato in cui l’azione principale sembra essere la risoluzione di un giallo ...”.
Con Il nome della rosa si chiudono gli appuntamenti della Stagione di Prosa per il 2017. Si riparte domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2018 con Il casellante di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale con Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine. A seguire Intrigo e amore di Friedrich Schiller, portato in scena dal Teatro Stabile di Genova per la regia di Marco Sciaccaluga, in cartellone domenica 28 gennaio.
Info e prenotazioni:
Teatro Civico La Spezia, via Fazio 45 e via Carpenino, tel. 0187.727521. Da lunedì a sabato, ore 8:30-12:00, mercoledì anche 16:00-19:00.
Circolo Culturale G. Fantoni Lunigiana La Spezia, corso Cavour 339, tel. 0187.716106. Da martedì a venerdì, ore 9:30-13:00 e 16:00-19:30.
IAT Sarzana Sarzana, piazza San Giorgio, tel. 0187.620419. Da martedì a domenica, ore 9:30-12:30 e 17:00-19.30.
Foto: scena d’insieme (© Photo Alfredo Tabocchini)