Il Comune di Monterosso al Mare e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, in stretta collaborazione con la Pro Loco di Monterosso al Mare, intendono far conoscere e valorizzare i risultati di alcune ricerche condotte sui beni culturali distribuiti nel nucleo storico e nel territorio immediatamente circostante. Scopo degli Enti promotori è quello di muovere un primo ma sostanziale passo in direzione della cultura partecipata, coinvolgendo nella gestione e nella salvaguardia del patrimonio storico le forze locali e i soggetti che, per loro appartenenza, lo vivono quotidianamente.
Tali ricerche sono scaturite in buona parte dalla Winterschool organizzata nel dicembre 2014 dal Comune di Monterosso in collaborazione con l’Istituto di Archeologia Medievale dell’Università di Padova, la quale ha operato principalmente nell’analisi delle strutture architettoniche del borgo affiancandole a ricerche archivistiche.
«Il Comune di Monterosso ha inteso promuovere la formazione di giovani studiosi, in collaborazione con l’Università di Padova, poiché crede che la cultura sia un fattore intrinseco all’educazione umana e alla crescita dell’individuo e insito nell’essere “cittadini”, nella concezione più nobile del significato. Con questo crede di aver fatto proprio il principio espresso nella nostra Carta costituzionale che recita: “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”, a testimonianza della cultura come bene comune - afferma Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al Mare - L'inserimento di Santa Maria di Soviore nel programma del seminario risponde, infatti, alla volontà di valorizzare questo antico luogo di culto, che merita di essere più conosciuto. Esiste poi un secondo aspetto, che possiamo considerare più pragmatico e contingente, e consiste nel fornire dei primi strumenti per avviare e sviluppare un turismo più consapevole, ma nel contempo più curioso, della storia dei luoghi in cui si soggiorna. Inoltre si auspica che questa scelta possa innescare un processo di conoscenza virtuoso, esteso all’intero levante ligure e al suo entroterra, creando un volano che re-distribuisca i flussi turistici su un bacino più ampio di quello attualmente “stressato” della sola riviera. Un bacino territoriale che è ricco di archeologia in tutti i sensi cronologici, di santuari, d’insediamenti preistorici e medievali, di castelli».
Conclude il Sindaco Moggia: «E’ per questo che abbiamo voluto coinvolgere tutti i comuni del Sito Unesco perché riteniamo che solo con una collaborazione concreta, condivisa e costante sia possibile ottenere dei risultati che possano risultare utili per tutti».
A questo scopo è stato affidato a un gruppo di lavoro appositamente costituito, formato da Paola Marina De Marchi, Danilo Sandro Francescano e Silvana Sassarini, la progettazione e l’organizzazione di un seminario, che possa servire da base di partenza per una politica culturale e turistica di qualità, adeguata alla nostra epoca.
«La prosperità dell’area è oggi garantita da cittadini che vivono e lavorano "intorno" alla bellezza paesaggistica – aggiunge Vincenzo Resasco, Presidente F.F del Parco Nazionale Cinque Terre. Fare archeologia, dunque, e progettarne il suo uso pubblico, pianificandone la conservazione e la valorizzazione, riveste un valore sociale, economico e politico di assoluto rilievo. Un esperimento che è una novità all'interno delle Cinque Terre».
Il seminario - programma
Il seminario si articola su due giorni.
Il primo giorno, venerdì 27 ottobre, presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Monterosso, è dedicato alla presentazione del volume “Un patrimonio italiano - Beni culturali, paesaggio e cittadini” di Giuliano Volpe. Il titolo del libro evidenzia il processo che va dalla conoscenza alla valorizzazione dei luoghi, impossibile senza la partecipazione diretta di coloro che li vivono. Il tema è in armonia con gli argomenti del seminario finalizzato a fornire nuove conoscenze del patrimonio edilizio e archeologico monterossino per i secoli dal X al XV.
Nella seconda giornata, sabato 28 ottobre, presso il Santuario di Nostra Signora di Soviore, verranno presentate le ricerche condotte sull’edilizia “signorile” del borgo e del castello, per precisare le diverse fasi di sviluppo dell’abitato e i suoi rapporti con il castello d’altura; le riflessioni sul più antico edificio di culto e funerario, scavato all’interno dell’attuale chiesa di Santa Maria di Soviore. Per approfondire le datazioni dell’edificio sono state condotte analisi “campione” su uno scheletro rinvenuto lungo i perimetrali della chiesa. È prevista la pubblicazione degli Atti del convegno.
A confrontarsi su questo tema interverranno, dopo i saluti delle autorità, alcuni tra i più autorevoli studiosi di archeologia nelle sue diverse accezioni (archeologia dell’architettura, scavi stratigrafici e loro valorizzazione, bioarcheologia):
Giuliano Volpe, ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale - Università di Foggia
Gian Pietro Brogiolo, già ordinario di Archeologia Medievale - Università di Padova
Paolo Vedovetto - Università di Padova
Alessandra Frondoni, già Soprintendenza per i Beni Culturali della Liguria
Maurizio Marinato, bioarcheologo
Marco Valenti, associato di Archeologia Cristiana e Medievale – Università di Siena
Vincenzo Tinè, Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova, Imperia, La Spezia e Savona - MiBACT
L’evento ha ottenuto i patrocini della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria; del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; della Diocesi della Spezia, Sarzana e Brugnato; della Regione Liguria e della Provincia della Spezia; dei Comuni di Beverino, La Spezia, Levanto, Pignone, Porto Venere, Riccò del Golfo Riomaggiore, Vernazza.
Il Seminario ha ricevuto inoltre il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia della Spezia ed è valevole per l’ottenimento di crediti formativi.
Modalità di partecipazione
La partecipazione a entrambe le giornate è gratuita previa registrazione al sito (qui).
Come raggiungere il Santuario di Soviore
Il Santuario è raggiungibile in automobile ed è dotato di ampio parcheggio libero gratuito.
Oltre alle corse dei bus di linea con partenza dal borgo di Monterosso, l’organizzazione metterà a disposizione un servizio navetta da e per il Santuario con le seguenti modalità:
Partenza dalla Piazzetta di Fegina (borgo di Monterosso): dalle ore 8:15 alle ore 9:15, con una frequenza di un bus ogni 15 minuti (gratuito)
Ritorno dal Santuario di Soviore:
Ore 16:47 bus di linea (costo 1 euro per i residenti, 1.50 euro per i non residenti. I biglietti sono acquistabili presso l’Info Point del Parco (1° binario stazione ferroviaria di Monterosso). Il biglietto è acquistabile anche a bordo al costo di 2.50 euro.
dalle ore17:50 alle ore 18:50, con una frequenza di un bus ogni 20 minuti (gratuito)
Menù convenzionato solo su prenotazione presso il Ristorante del Santuario: cell. 334 8815822 tel. 0187 817385-817470.