"Volevamo raccontare la vita di Freddie Mercury con gli occhi del nerd entusiasta. Volevamo dare l'idea di come l'entusiasmo con cui i Queen facevano le loro canzoni fosse trasposto nell'entusiasmo nostro, di due nerd", spiega Tuono Pettinato a proposito della scelta del titolo, che richiama uno dei più famosi inni della band britannica.
We are the champions è una biografia tenera e folle. Dopo il successo di Nevermind, cronaca a fumetti dell'ascesa e del tragico declino del leader dei Nirvana Kurt Cobain, presentata nel marzo 2015 a Spazio 32, Tuono Pettinato concentra la sua vena creativa sulla vita di Mercury, una personalità tanto appariscente e giocosa in pubblico quanto decisa e determinata nel suo privato.
Non amava passare inosservato, Freddie. La sua presenza scenica, il gusto per il travestimento e la sconvolgente tecnica vocale lo hanno reso una delle figure leggendarie del pop-rock internazionale. Ma cosa si nascondeva dietro quei ritmi trionfali e irresistibili che sono diventati veri e propri inni per intere generazioni di ascoltatori? Tuono Pettinato e Dario Moccia, da sempre fan sfegatati dei Queen, hanno costruito un racconto ironico e inarrestabile, la cronaca trascinante e spericolata di un'esistenza fatta di musica ed eccessi, con un fumetto che parla non solo al cuore degli ammiratori dei Queen, ma a quello di chiunque sia stato travolto almeno una volta dalle loro canzoni.
TUONO PETTINATO (Andrea Paggiaro, 1976), una delle firme più amate del nuovo fumetto italiano, si è dedicato negli ultimi anni a opere biografiche, narrando la vita di Galileo (in Galileo! Un dialogo impossibile su testi di Nadia Ioli Pierazzini, Francesca Riccioni e Vittoria Balandi), di Garibaldi, di Alan Turing (in Enigma. La strana vita di Alan Turing, per i testi di Francesca Riccioni), e Nevermind, dedicato al leader dei Nirvana Kurt Cobain (Rizzoli Lizard).
DARIO MOCCIA è nato a Pisa nel 1990. Si avvicina al fumetto e all'animazione fin da piccolissimo, per poi approfondire i suoi interessi diplomandosi prima al liceo artistico della sua città e poi alla LABA di Firenze. Nel 2011 inizia a usare YouTube per condividere con gli utenti della piattaforma le sue passioni, realizzando dei veri e propri tributi d'amore per le sue opere e i suoi autori preferiti.