Così Paolo Asti presenta l'evento: "Usodimare era il soprannome con cui era noto il navigatore Antoniotto de (da) Noli che, nel XV, secolo partecipò all'esplorazione della costa dell'Africa centrale, del fiume Gambia, delle Isole di Capo Verde e Bissagos. D'altronde l'acqua e il suo habitat sono stati molto spesso fonte di ispirazione per Giovanni Frangi che da essi ha tratto opere, esposte in musei e istituzioni, ed entrate a far parte delle più importanti collezioni private e pubbliche. Dall'acqua nasce quindi un lungo percorso artistico, che troverà una rilettura attraverso la mostra in grado di andare oltre, grazie a opere inedite realizzate appositamente dall'artista, dedicate all'Isola Palmaria e alla costa che da Porto Venere giunge alle Cinque Terre. Il concept della mostra, frutto del dialogo tra Frangi e Mus-e, apre del resto orizzonti che ben si accordano con le finalità dell'associazione e della sua attività locale, utile anche per la realizzazione dei laboratori dedicati ai bambini come nella tradizione di Mus-e e del CAMeC".
Lo stesso artista sottolinea la particolare valenza dell'elemento acqua nel suo lavoro e così descrive il senso del percorso espositivo pensato per la mostra spezzina: "Usodimare vuole essere una mostra che, pensata per gli spazi del museo, cerca di riprendere, in una sorta di fil rouge evocativo, il percorso che ha portato a essere l'acqua il motivo centrale della mia ispirazione. Fin da quando ho cominciato sono sempre stato attratto dalla luce, dai riflessi e dalla sensazione di movimento che l'acqua mi suggeriva. Non ho mai pensato al mio lavoro come a qualcosa di statico ma ho sempre cercato un senso di fluidità e dipingere l'acqua mi ha agevolato. Per questa ragione le stanze della CAMeC sono state una parte determinante del progetto, avendo per la loro conformazione un andamento a circuito. Il visitatore può entrare da un lato e uscire dall'altro, perdendo il filo del discorso, trovando però quel senso di scorrimento che, già solo al pensiero, l'acqua ci riesce a comunicare. In fondo l'acqua altro non è che l'essenza della vita stessa di cui il pianeta e i suoi abitanti non posso fare a meno. All'inizio della mostra ho pensato di esporre un'opera che rappresenta una grande cascata con delle pietre: è la memoria di una mostra, Nobu at Elba, fatta a Villa Panza di Biumo a Varese, in cui descrivevo con un grande fiume l'arrivo della sera; poi ogni stanza di Usodimare racconta una storia precisa. Dalla serie delle Isole che ho frequentato per un lungo periodo e che qui espongo, per la prima volta, in modo unitario; al View Master, un'opera che si può osservare solo attraverso una feritura; ai pesci dipinti nella stanza e alle fotografie emulsionate dell'acquario di Genova che fanno da contraltare; a una stanza con San Giacomo e dei quadri azzurri; per giungere infine a delle opere del 2016 dipinte per l'occasione e ispirate alla Palmaria, alla costa tra Porto Venere e le Cinque Terre, e Sifnos".
La mostra è stata ideata e progettata da Startè in stretta collaborazione con Mus-e La Spezia, il cui presidente Enzo Papi così saluta l'iniziativa: "La mostra delle opere di Giovanni Frangi "Usodimare", organizzata grazie all'ospitalità concessa dal Comune della Spezia presso il CAMeC e alla collaborazione dell'Associazione culturale Startè, nasce dalla volontà dell'Artista di voler contribuire al sostegno delle attività del Mus-e La Spezia con la donazione di una delle sue opere esposte alla nostra Onlus. Come è noto, il Mus-e è impegnato nell'aiutare i bambini, fin dall'infanzia, a superare le barriere di linguaggi e culture diverse o, quelle più artificiose, delle differenze di ricchezza che costituiscono le principali ipoteche per una comunità immune da fattori di intolleranza".
Informazioni e contatti:
Sede: CAMeC – Piazza Cesare Battisti, 1 – La Spezia
Orari: da martedì a domenica, 11.00 – 18.00; chiuso il lunedì
Informazioni: tel. + 39 0187 734593 / fax + 39 0187 256773
Inaugurazione: sabato 29 ottobre 2016, ore 18