L'opera sarà presentata presso la sede della Fondazione, in via Domenico Chiodo 36, giovedì 6 dicembre, alle ore 18.00. L'incontro sarà introdotto dal presidente della Fondazione, Matteo Melley, cui seguiranno gli interventi del Prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani, e di Maurizio Maggiani, autore di uno dei testi che compongono il volume.
Il recupero del monumento a Giuseppe Garibaldi ha rivestito per la Fondazione Carispezia, da sempre impegnata nella conservazione del patrimonio storico e artistico locale, un significato diverso rispetto a qualsiasi altra precedente iniziativa conservativa. Tale intervento, curato sotto l'Alta Sorveglianza della Soprintendenza ligure da esperti qualificati – Salvatore Fazio, Sabrina Guazzotti e Maria Ludovica Nicolai - ha infatti permesso di restituire alla città il più significativo dei suoi simboli, impresso in maniera indelebile nella memoria storica ed identitaria di tutti gli spezzini.
Durante le fasi di restauro, svariate associazioni culturali e oltre 1.500 studenti della provincia hanno avuto l'occasione di osservare da vicino il monumento, grazie al sistema elevatore del cantiere, e di conoscerne le caratteristiche storiche e artistiche.
"Accanto ad indiscutibili aspetti di carattere scientifico, il restauro della statua equestre di Giuseppe Garibaldi - sottolinea il presidente Matteo Melley - ha costituito un'importante occasione di valorizzazione dell'identità e della storia cittadina coinvolgendo, oltre agli esperti, l'intera comunità in un percorso di conoscenza volto a promuovere la dimensione sociale e civile delle attività culturali".
"Ecco Garibaldi" testimonia quindi il sentimento di condivisione e riscoperta delle radici storiche e sociali che hanno ispirato l'intero intervento di restauro. L'annuncio di ricerca delle fotografie dei cittadini ritratti con il monumento, diffuso dalla Fondazione durante la fase dei lavori, ha offerto un ulteriore valido e copioso materiale che illustra la vita dell'opera scultorea a partire dal 1913.
Il volume unisce, sotto forma di testo ed immagini, ricordi personali e collettivi a notizie storiche e approfondimenti scientifici sul restauro. Maurizio Maggiani si sofferma su ricordi d'infanzia e sugli aspetti culturali e simbolici del monumento, quale centro della vita della città e dei suoi abitanti. Le fotografie di Luca Fregoso illustrano le diverse fasi del recupero, mentre il contributo dei restauratori ne descrive le caratteristiche tecniche. Le immagini del monumento contenute nel volume - tra cui le pose di cittadini e visitatori davanti alla statua - appartengono ad epoche diverse e testimoniano così l'evoluzione della città nel corso del tempo.