Da domenica 7 ottobre i lettori del quotidiano La Nazione ricevono in omaggio una scheda della Spezia Segreta, iniziativa editoriale realizzata con il supporto della Fondazione Carispezia, dove sono raccontati i monumenti più belli della città, insieme ai suoi luoghi nascosti e spesso dimenticati. Le schede, in tutto 24, sono curate dal direttore del Museo Amedeo Lia, Andrea Marmori.
Dottor Marmori, che cosa racconta ai lettori La Spezia Segreta?
La Spezia Segreta racconta la città attraverso alcuni suoi monumenti, edifici, vie, strade e piazze. Non vuole essere né una storia della città - seppure la vicenda storica emerge studiando i monumenti - né una guida della città, perché non è sistematica e non ha un impianto organico. Sono degli spunti raccolti in base sia a una scelta sentimentale sia perché consentono, in maniera rapsodica, di raccontare la città. Ho scritto così, ad esempio, di monumenti che affondano le radici nel Medioevo e di edifici, piazze, strade o quartieri che hanno un aspetto prevalentemente Novecentesco.
Secondo lei Spezia è una città amata dai suoi abitanti?
Dovrebbe esserlo di più. E anche iniziative come questa possono contribuire a far amare una città. Spezia ha una bellezza da scoprire, sottile, spesso nascosta, e la sua conoscenza può suscitare curiosità, interesse e anche amore.
Qual è il suo luogo del cuore della città?
Difficile rispondere. Ne esistono tanti. Il mio è un amore incondizionato verso la città tutta. Devo dire che alcune architetture del Novecento sono particolarmente felici ed hanno un aspetto più seducente di altre. Anche perché il periodo fra le due guerre è stato un periodo di particolare fortuna per la città dal punto di vista artistico. Esiste una parte dell'edilizia otto - novecentesca, soprattutto degli anni '20 e '30 dello scorso secolo, particolarmente interessante.
Ha scoperto qualcosa di nuovo, o che non conosceva prima, lavorando a questo progetto?
La città è un grande archivio della storia e le scoperte vengono fuori continuamente. Le carte della storia possono sempre fornire delle sorprese; ad esempio, recentemente, ho scoperto che proprio alcuni scultori importanti hanno lavorato alla Spezia.
di A. Ambrosi
Tratto da Newsletter "Fondazione & Territorio News" - Periodo quindicinnale della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia