Nel decennale della morte dell'indimenticato artista spezzino, Baroni ripercorrerà le tappe del suo rapporto personale e lavorativo con Lerici, rievocando l'atmosfera della controcultura degli anni '80 e '90 fra Mail Art, fanzine, influenze rock e psichedeliche.
Su Lerici, Baroni ha scritto: "Le storie brevi e lunghe che Gianluca ha realizzato su miei testi scaturivano spontaneamente dalla rivisitazione, in parte parodia e in parte omaggio, di generi e tropi delle sub-culture da noi amate e metabolizzate fin da adolescenti (sci-fi, horror e r'n'r in primis), quasi per sublimarne l'essenza dietro il filtro dell'ironia trash. Tavole realizzate [...] con una pregnanza allucinatoria che va però ben oltre l'apparente grossolanità della materia narrativa (tra rockers coatti, zombi alieni e mocciosi vomitanti) e che è ancor oggi capace di restituirci il senso di un segno e di un linguaggio visivo intrinsecamente libertario, anarchico, spericolatamente sperimentale e (sotto la radioattiva scorza cyber-mutante) profondamente umano".
Vittore Baroni (Forte dei Marmi, 1956) è dalla fine degli anni '70 uno dei più attivi e stimati operatori del circuito internazionale della mail art. Nelle ultime tre decadi ha curato mostre d'arte, eventi, pubblicazioni e progetti collettivi nei campi della mail art, sound art, poesia visiva, fumetto underground e street art. Negli anni '80 fondò e diresse Arte Postale!, una rivista che pubblicò in 100 numeri. Fu fra i promotori di nomi collettivi come Lieutenant Murnau e Luther Blissett, lo Stickerman project e F.U.N. (Funtastic United Nations). La sua attività di critico musicale inizia nei primi anni 80 per la rivista Rockerilla, nel 1992 è fra i co-fondatori di Rumore.