Grande successo per i primi due concerti della serie de I Pomeriggi Musicali al Museo Diocesano, svoltisi nei due sabati precedenti, con grande afflusso di pubblico; il terzo appuntamento, l'ultimo per il 2016, si svolgerà domenica 13 dicembre, sempre alle ore 17.30, e sarà interamente dedicato alla musica di Franz Schubert, con uno dei suoi brani più belli, l'Ottetto per Archi e Fiati, che viene eseguito raramente a causa del suo particolare organico strumentale.
Ecco gli artisti impegnati nell'esecuzione: Luigi Tedone, 1° fagotto dell'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Valerio Giannarelli violino, spezzino, docente di violino al Conservatorio Paganini di Genova, Alessia Di Palma 2° violino, Martina Calvano viola, Francesco Genovesi violoncello, Elia Venturini corno, Veronica Nosei clarinetto, Sofia Bianchi contrabbasso.
Composto nel 1824 su commissione del conte Ferdinand von Troyer, esso fu eseguito per la prima volta nello stesso anno in una sala del palazzo di Vienna del Conte, che sostenne la parte del clarinetto avendo come compagno, fra gli altri, un violinista di gran fama quale Ignaz Schuppanzigh. Dopo qualche altra esecuzione privata, l'Ottetto fu presentato al pubblico viennese il 16 aprile 1827 mentre la pubblicazione avvenne venticinque anni dopo la morte dell'autore, nel 1853 (con l'omissione di due tempi) e nel 1872 (completo). L'Ottetto, per due violini viola violoncello contrabbasso clarinetto corno e fagotto, è in forma di Suite e, molto probabilmente per desiderio dello stesso committente, ha come modello formale il Settimino op. 20 di Beethoven, composizione molto nota e popolare nel mondo musicale viennese di allora. L'organico strumentale dei due lavori differisce soltanto per la semplice aggiunta, in quello di Schubert, di un secondo violino, mentre identici sono il numero dei tempi e la loro disposizione (salvo che Schubert scambia la collocazione dello Scherzo e del Minuetto). Ma, nonostante tali ed altre rispondenze, compreso il comune riferimento alla Serenata e al Divertimento settecentesco, l'Ottetto, nel dolce intimismo romantico, nella serena inventività delle melodie, nell'incantata tenerezza, nella purezza malinconica, nella dimensione poetica dell'insieme, rimane una incontrovertibile espressione del più autentico Schubert.
Il costo del biglietto è di € 7,00, ridotto € 5,00 per i soci della Società dei Concerti e gli allievi del Conservatorio.
Per ulteriori info vedi il sito il sito www.sdclaspezia.it.