Qui è la storia di un luogo scandita nel corso del tempo. McGuire ha immaginato il soggiorno di una casa, sempre la stessa, che si ripete pagina dopo pagina, e ha raccontato quello che succede in quel soggiorno in una sequenza temporale lunga tre miliardi di anni. Per farlo, ha aperto diverse "finestre" all'interno di una stessa tavola, che mostrano contemporaneamente scene avvenute in epoche diverse.
Un lavoro immenso, che rende Qui non un semplice graphic novel bensì un capolavoro artistico, a cui la Morgan Library di New York ha dedicato lo scorso settembre una mostra di successo.
Pubblicato per la prima volta nel 1989 come ministoria di sole sei pagine su "Raw", la rivista di Art Spiegelman, Qui si è imposto immediatamente come un'opera in grado di spalancare al fumetto nuove e prima di allora inimmaginate possibilità di espressione e destinata a ispirare intere generazioni di artisti. Oggi, a più di venticinque anni dalla sua prima pubblicazione, quest'opera fondamentale torna finalmente in una nuova veste: rivista, espansa, colorata, definitiva.
Richard McGuire collabora regolarmente con il "New Yorker". Le sue opere sono apparse sulle più importanti testate mondiali, tra cui il "New York Times", "McSweeney's", "Le Monde" e "Libération". Ha partecipato come autore e regista ai film Loulou et autres loups (2003) e Peur(s) du Noir (2007); ha inoltre ideato e prodotto una propria linea di giocattoli ed è il fondatore, nonché bassista, della band Liquid Liquid.