La storia degli strumenti per il calcolo è segnata da una prospettiva personale. I primi compassi e regoli, campioni del calcolo analogico, erano personali. Le prime calcolatrici prodotte in serie, digitali anche se meccaniche, erano personali, fedeli compagne di lavoro di contabili, ingegneri e scienziati. Negli anni '50 arrivano i primi calcolatori, ma l'elettronica dei primordi preclude loro la dimensione personale: un ordigno che pesa tonnellate, consuma come una piccola azienda e costa un patrimonio non può essere personale.
Ma appena l'elettronica rimpicciolisce i calcolatori diventano subito personali: prima diffusi sulle scrivanie, poi portatili, infine nuovi, indispensabili accessori. Console per videogiochi, notebook, tablet, smartphone, sono calcolatori sotto forme diverse, ma sempre più popolari e personali, strumenti che oggi entrano quotidianamente nelle nostre vite. Conoscere la storia dell'informatica aiuta a orientarci nelle nostre scelte, nello studio, nel lavoro, nell'intrattenimento.
"Computers for the masses" è un motto preso a prestito da Jack Tramiel, uno dei tanti protagonisti della storia raccontata dalla mostra. Una storia riassunta in una selezione di istantanee che colgono alcuni dei tanti momenti significativi di uno sviluppo complesso e in certi momenti estremamente veloce e vivace.
La mostra apre con un pezzo della collezione del Museo Tecnico Navale dal doppio valore: è un aritmometro, raro esponente delle primissime calcolatrici meccaniche prodotte in serie, ma anche cimelio particolare usato da Guglielmo Marconi – personale appunto.
Il percorso, cronologico, comprende macchine note e meno note, ma sempre significative, a volte curiose.
La Mostra è complementare all'allestimento permanente "Dall'Aritmometro al PC" al Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa. A testimoniare la ricchezza della storia, le macchine protagoniste dei due percorsi sono tutte diverse. Qualche modello si somiglia, ma nessuno coincide. Con un'eccezione: l'Olivetti Programma 101. Ma nell'anno del 50esimo non poteva essere altrimenti.
La Mostra è stata costruita grazie all'incontro di più soggetti impegnati nella conservazione e nella diffusione della Storia dell'Informatica. Non è stato possibile coinvolgere tutti, ma è un inizio e il patrocinio dell'AICA è un buon viatico per continuare nella costruzione di una comunità tematica nazionale.
Una mostra al Museo Tecnico Navale della Spezia – Marina Militare
a cura di Giovanni A. Cignoni, progetto HMR
Partner: Associazione ComPVter, Pavia; Fondazione All About Apple, Savona; Fondazione Museo del Computer, Biella; Fondazione Natale Capellaro Laboratorio-Museo Tecnologic@mente, Ivrea; Museo degli Strumenti per il Calcolo, Università di Pisa.
Con il patrocinio dell'Associazione Italiana per l'Informatica e il Calcolo Automatico.
Con la collaborazione dei collezionisti: Corrado Bonfanti, Mostra Storica PSIC, Trieste;
Andrea Celli, Roma; Francesco Gori e Daniele Minneci, Firenze.
Per il supporto organizzativo si ringraziano: Mascha Stroobant e il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine.
La pagina web della mostra: http://hmr.di.unipi.it/ComputersForTheMasses
Per informazioni: Museo Tecnico Navale di La Spezia, Viale Amendola 1, 19122 La Spezia
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0187 784763, tutti i giorni 8:30 – 18:00
Qui sotto locandina e dettaglio della mostra.