Una domanda impegnativa e complessa, alla quale si cercheranno risposte martedì 17 marzo, alle ore 16,30, presso la sede del Laboratorio di quartiere "Umberto I" (Via Castelfidardo, 1 angolo Via Roma) con Elvio Raffaello Martini, psicologo di comunità e docente presso l'Università Cattolica di Milano, che da anni si occupa di lavoro e di sviluppo di comunità sia nei contesti territoriali che in quelli organizzativi.
La crisi finanziaria che stiamo vivendo ha drammaticamente messo in luce le conseguenze di un improvviso crollo generalizzato di fiducia nelle persone e nelle istituzioni. Come fa notare con chiarezza la filosofa Annette Baier "la fiducia è come un atmosfera, è come l'aria che respiriamo, ci rendiamo conto di essa solo quando scarseggia oppure è inquinata": per questo è utile una riflessione pubblica sulle conseguenze di una visione antropologica in cui l'altro è visto come un limite, una minaccia piuttosto che un potenziale partner o una risorsa. Attraverso lo sviluppo delle forme di collaborazione e della partecipazione, e soprattutto attraverso la crescita del senso di comunità e di appartenenza, è possibile affrontare la crisi ed i numerosi problemi che ci pone di fronte, per trovare e creare soluzioni innovative ed efficaci.
L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto "Banca del Tempo: istruzioni per l'uso" promosso dal Comune della Spezia con la collaborazione del Liceo Statale "G. Mazzini": un'iniziativa che vede coinvolti 10 studenti del liceo e circa trenta cittadini che spontaneamente hanno aderito alla proposta di rendersi disponibili a "scambiare il proprio tempo" mettendo in comune le proprie competenze.