Perché un progetto che coinvolge le biblioteche?
Perché sono degli spazi bellissimi, che sempre più spesso, soprattutto nei comuni più piccoli, per vari motivi come una maggior presenza di libri nelle abitazioni e l'uso quasi prevalente della rete internet per le ricerche scolastiche, si stanno spopolando. Da una valutazione fornitaci dal Sistema Bibliotecario Provinciale, nel 2013, le presenze medie nelle biblioteche della provincia sono state di circa 200 utenti l'anno. Gli utenti si avvicinano alle biblioteche per i servizi di consultazione e prestito, ma non trovano solitamente ulteriori servizi, facendolo presente al personale. Le biblioteche sono quindi il luogo ideale dove presentare proposte culturali, laboratori, workshop, piccoli eventi, corsi destinati sia ad adulti sia ai ragazzi durante tutto l'anno.
Come è nata l'idea di Biblio Tech?
La cooperativa da qualche anno, gestisce due biblioteche della provincia e collabora con una terza, e ci è sembrato da subito evidente lo spopolamento di questi spazi. Abbiamo così provato a inventarci piccole iniziative come il recupero compiti per bambini dai 6 ai 13 anni, che ha riscosso un sensibile risultato, anche nella biblioteca di un comune di piccole dimensioni. Altra esperienza positiva che ci ha stimolato a pensare al progetto è la realizzazione di due campus estivi sempre in biblioteca e di diversi laboratori culturali. In breve ci è sembrato di intercettare, come si chiedeva nel bando di fUnder, le esigenze del territorio in cui operiamo.
In breve può raccontarci il progetto e i suoi obiettivi?
BiblioTech intende creare una rete fisica e virtuale di biblioteche, in cui Artemisia possa ampliare l'offerta delle sue attività didattiche e culturali, svolgendo così anche un ruolo strategico nel rilancio della funzione delle biblioteche. Le biblioteche coinvolte nella rete avranno sede nel Comune della Spezia e nella Provincia spezzina. Potrei dire che BiblioTech intende caratterizzarsi con le seguenti tre qualifiche: produzione culturale; spazio da vivere; luogo di confronto. Parallelamente allo sviluppo della rete fisica (quale spazio di svolgimento delle attività e dei servizi sviluppati dal progetto) sarà sviluppata una rete virtuale, con un portale web che promuoverà le nuove attività proposte da ARTEmisia, integrate a quelle delle biblioteche coinvolte (in buona parte, prive di sito web). Il portale sarà in grado di gestire il materiale proveniente dalle Biblioteche; potrà generare contenuti come articoli, un'agenda con gli appuntamenti, e mensilmente una newsletter da inviare a tutti gli utenti delle biblioteche.
Quali saranno le prime azioni del progetto?
Il primo step sarà l'appuntamento a Milano di metà febbraio. In quell'occasione dovremo rimodulare alcuni passaggi del progetto, e inizieremo la nostra collaborazione con gli uffici fUnder di Fondazione Cariplo.
In conclusione può dirci di cosa si occupa Artemisia Servizi Culturali?
ARTEmisia è nata nel 2008, per offrire servizi legati alla valorizzazione della cultura nel senso più ampio del termini, partendo dalla didattica museale passando attraverso incontri e workshop nelle scuole fino alla gestione delle biblioteche ed eventi culturali al loro interno. Ad oggi la nostra esperienza si rivolge in prevalenza a bambini dai 3 ai 13, solo nell'ultimo anno abbiamo sperimentato con un certo successo di aprirci anche a un pubblico adulto. Biblio Tech avrà l'obiettivo di ampliare il target a cui la nostra cooperativa si riferisce.
(Fonte: Fondazione e Territorio News)