Si va dal Rigoni Stern de "Il sergente nella neve" alla Bronte di "Cime tempestose", dal Solgenitzyn di "Arcipelago gulag" al Pratolini di "Cronache di poveri amanti" e al Buzzati de "I segreti del bosco vecchio". Tra i saggi trovano spazio quello del giornalista Rampini sulla rivoluzione digitale ("La rete padrona") e della filosofa tedesca Hannah Aarendt ("Le origini del totalitarismo". Tra gli autori liguri Alberto Cavanna ("Storie di navi, di viaggi e di relitti" e "L'uomo che non contava i giorni") e Massimo Ansaldo ("Macerie").
L'elenco completo delle "new entry" si trova sia sull'home page del sito del Comune (sezione "Bacheca") che nelle pagine dedicate alla biblioteca: quella all'interno del sito del Comune e quella su Facebook.
Ma al centro dell'attenzione della gestione della biblioteca levantese restano sempre bambini e adolescenti, con una vasta selezione di opere (favole, filastrocche, racconti illustrati, storie fantasy) in linea con il progetto di collaborazione con le scuole locale attraverso letture animate e laboratori creativi (gli ultimi due, sul pane, realizzati nelle festività natalizie).
"Nei giorni scorsi – annuncia l'assessore alla Cultura, Paolo Lizza – la biblioteca ha aderito a 'Nati per leggere', un progetto nazionale nato nel 1999 con l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni".
Secondo i promotori, infatti, "recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura). Inoltre, si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione".
"Nei prossimi mesi attiveremo iniziative in sintonia con le linee di indirizzo tracciate nel progetto, che al momento coinvolge ben 1.195 comuni italiani. – spiega Lizza - I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. Noi vogliamo dar seguito alla sinergia con le scuole e far sì che la biblioteca diventi sempre di più un punto di riferimento per i giovani, che possono trovare nella lettura e nelle altre attività proposte (laboratori, concerti, incontri tra istituti) uno stimolo alla riflessione, al dialogo, al confronto con realtà diverse e alla realizzazione di esperienze pratiche sul campo".