Un'interessante rilettura del classico di Goldoni, un testo dove tormentarsi per amore ed essere poi incapaci di amare diventa lo specchio di un oggi fortemente nevrotico, dove cinismo e romanticismo si mischiano e si intrecciano.
La storia è quella di due giovani, Eugenia e Fulgenzio, che per essere troppo innamorati l'una dell'altro, finiscono per tormentarsi benché niente si opponga al loro amore.
Dalla diatriba tra i due si scatena una tensione vibrante che attraversa tutti i personaggi protagonisti della storia e fa sì che agli occhi del pubblico risultino così umani da essere vicini alla nostra sensibilità. Tanto che si può parlare di una commedia moderna, dove l'amore si manifesta attraverso gelosie, musi lunghi per ogni minima ombra, puerili ripicche, arrabbiature, scene di disperazione, clamorose rotture, seguiti da pentimenti, suppliche e solenni giuramenti, che intrappolano il pubblico in un intreccio dove si ride e ci si dispera presi da attimi di vera malinconia.
Un testo straordinariamente contemporaneo, legato ai temi che Goldoni tratta in modo attento e toccante e in cui anche i giovani innamorati di oggi possono riconoscersi: la paura di amare e di lasciarsi andare a sentimenti sinceri.