Lo ha detto oggi il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa i lavori di restauro e recupero del Castello Malaspina di Madrignano nel comune di Calice al Cornoviglio (SP), insieme con l'assessore Giovanni Boitano, il sindaco di Calice al Cornoviglio Mario Scampelli, la soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria Luisa Papotti e il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici Maurizio Galletti.
Il restauro del castello, è stato commissionato dal Comune per un totale di 2 milioni e 873 mila euro, derivanti da fondi della Regione Liguria sul Programma DOCUP Ob2 (333 mila euro), fondi statali (1 milione e 300 mila euro), fondi regionali POR-FESR 2007-2013 (1 milione e 140 mila euro) e fondi comunali (100 mila euro). I primo lotto dei lavori è iniziato a maggio 2009 e si concluderà nel mese di giugno del 2015. L'inaugurazione è prevista per luglio 2015; la piena operatività della struttura si avrà nel settembre successivo. Il castello, noto fin dal 1164, fu fortificazione e sede dei Malaspina fino al diciottesimo secolo e ne fu riconosciuto l'interesse culturale già dal 1911. Acquisito dal comune, il monumento - con i due torrioni fronteggianti la val di Vara - è di notevole importanza per valore architettonico e storico e per la straordinaria posizione.
La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria è impegnata da anni nel complesso progetto di recupero del castello che è realizzato in cinque stralci, di cui tre già realizzati, il quarto è in fase conclusiva e per il quinto stanno per essere avviati i lavori. A seguito di un protocollo di intesa tra Comune e Ministero per i Beni Culturali e Architettonici i lavori sono appaltati e diretti dalla Soprintendenza. Gli interventi previsti, seppur di limitata dimensione, presentano le complessità proprie del recupero di una fortificazione storica: restauro, consolidamento e miglioramento sismico delle strutture, accessibilità, gestione e manutenzione degli spazi per riattivare l'utilizzo del monumento, recuperandone gli spazi in modo innovativo e rispettoso dei valori culturali. L'intervento di recupero, oltre all'accessibilità completa al monumento, prevede una destinazione d'uso a carattere museale attraverso la realizzazione del "Centro culturale e museale degli antichi liguri" e strutture di supporto all'attività del Comune.