Numerosi e qualificati gli interventi; la prima giornata vedrà avvicendarsi, dopo i saluti della direttrice dell'Istituzione, Marzia Ratti, tre relatori: Giuseppe Benelli, docente di filosofia teoretica e filosofia del linguaggio all'Università di Genova e presidente dell'Accademia "G. Capellini" della Spezia, con una testimonianza sui Venditori ambulanti dell'alta Lunigiana nel sud della Francia, Massimo Angelini, filosofo, ruralista, direttore editoriale di Pentàgora e autore di saggi dedicati alla storia della mentalità e ai processi di formazione delle comunità locali, sui Mendicanti con l'organetto dal chiavarese nell'Ottocento preunitario e Rossana Piccioli, Conservatore del Museo Etnografico della Spezia e autrice di saggi di antropologia culturale e storia delle tradizioni popolari, con Venditori girovaghi e colporteur dall'arco alpino alla Lunigiana. Una chiave di lettura dei simboli dell'arte popolare.
Venerdì 10 ottobre sarà la volta di Francesca Guastalli, direttrice del Museo Archivio della Memoria di Bagnone con Le barsane della Lunigiana. Diaspora stagionale di servette e ragazzini ambulanti nell'area padana; Lisetta Rossi, concertista, già prima arpa nell'Orchestra sinfonica nazionale della RAI e docente al Conservatorio musicale della Spezia con un doppio intervento: I Viggianesi, musicisti di strada dal XVII al XX secolo e Un'arpa oltreoceano: ritrovamento e restauro dell'arpa Erard Fréres n. 580. Quest'ultimo intervento sarà arricchito dall'esecuzione di composizioni di Giovanni Francesco Giuliani su un'originale arpa Erard del 1818 a movimento semplice. Lo strumento, tipico della tradizione viggianese degli "arpisti di strada" è stata ritrovata negli Stati Uniti dopo che aveva varcato l'Oceano sulle spalle di qualche anonimo suonatore girovago e recentemente riportata in Italia per essere restaurata. La voce di questa antica arpa dialogherà con il poemetto in versi liberi sul tema della viandanza e dell'emigrazione "E l'arpa in spalla...", di Maria Angela Gottardi Rossi, autrice e voce recitante.
L'iniziativa ha il patrocinio speciale della Società Dante Alighieri spezzina, il cui presidente, cav. Pietro Baldi assegnerà come consuetudine il "Premio ETHNOGRAFICA" per la ricerca e la divulgazione dell'etnografia e delle tradizioni del territorio, la collaborazione dell'Accademia Lunigianese di Scienze "G. Capellini" della Spezia", della Condotta Slow food Golfo dei Poeti, 5Terre, Val di Vara e Riviera spezzina, del Museo Archivio della Memoria di Bagnone e dell'Associazione Suoni d'Arte.
Una degustazione di prodotti biologici tipici della Val di Vara sarà offerta giovedì 9, al termine delle relazioni, dall'azienda agricola "Collina Torre" di Daria Giorgi di Volterra", Torza di Maissana.
Gli incontri si terranno nel salone del Carpenino al piano terra del Museo Etnografico in via del Prione 156, dalle ore 16.30. Ingresso libero.
Per informazioni: Museo Etnografico G. Podenzana Via del Prione 156 La Spezia - Tel. 0187.258570