Ecco, affacciamoci nel giardino, dentro le mura di Villa Bompiani, a Lerici. C'è Alberto Moravia, severo e burbero, anche in tempo d'estate; c'è Italo Calvino, irrequieto per la fine che sta facendo la sua Liguria negli anni della speculazione edilizia; c'è Renato Guttuso, che non smette di tenere la sigaretta tra le labbra; c'è Cesare Zavattini, esuberante e allegro, ciarliero e bontempone, berretta in testa. Passano qui giorni di riposo e lavoro Dino Buzzati, Elio Vittorini, Pier Paolo Pasolini e Alberto Arbasino.
Marco Ferrari ci racconta quei luoghi che furono per alcuni dei più grandi scrittori, poeti, artisti del Novecento rifugi di riflessione, angoli creativi e di ritrovo, posto dell'anima. Modera l'incontro Davide Barilli. Intervengono Laura Chiari Sereni e Giacomo Giampedrone, sindaco di Ameglia.
Mare Verticale - Dalle Cinque Terre a Bocca di Magra. Abbassa le palpebre, Jack: scendiamo lungo il sentiero, tra dalie e ortensie, ora siamo sul viale dei pitosfori, poi sul sassoso sentiero che conduce al mare, sulla spiaggia bianca. C'è una distesa di luce aperta e diffusa, la brezza è mite, lo sguardo si dilata nello spazio sull'ampia curva tirrenica. Ci capitarono in molti, forse per caso, forse ospiti occasionali che dovevano restare una sera e si fermavano un'estate intera: dal tempo in cui gli artisti si accorsero che per essere bello un paesaggio doveva mostrare anche l'anima, dalle Cinque Terre a Bocca di Magra sono passati centinaia e centinaia di pittori, scrittori, viaggiatori. Questa è la storia del più incredibile 'buen retiro' intellettuale italiano. Del suo splendore e del suo declino.
Marco Ferrari giornalista e scrittore spezzino, ha esordito nella narrativa nel 1988 con il romanzo Tirreno (Editori Riuniti), a cui hanno fatto seguito: I sogni di Tristan, Alla rivoluzione sulla Due Cavalli, Grand Hotel Oceano e Ti ricordi Glauber per Sellerio; La vera storia del mitico undici per Ponte alle Grazie; Cuore Atlantico e Morire a Clipperton per Mursia; Le nuvole di Timor per Cavallo di Ferro; Sirenate per Il Melangolo. Dal romanzo Alla rivoluzione sulla Due Cavalli ha tratto la sceneggiatura dell'omonimo film che ha vinto il Pardo d'Oro al Festival di Locarno 2001.