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La presenza e l'assenza. Pietro Cascella fotografato da Claudio Barontini In evidenza

Un libro fotografico che racconta attraverso una serie di scatti, in parte, "istantanei" alcuni momenti degli ultimi quattordici anni di vita di uno dei più grandi protagonisti della scultura internazionale del '900.

Il volume vanta una prefazione di Cordelia von den Steinen, nota scultrice svizzera moglie di Cascella, e propone una serie di foto in bianco/nero scattate in momenti di quotidianità: mentre l'artista è concentrato sul lavoro o mentre gioca con i suoi cani, nel Castello della Verrucola insieme alla famiglia o nei laboratori di Pietrasanta, in compagnia dei suoi collaboratori o con gli amici artisti. "E dire che Pietro - scrive nel libro Cordelia von den Steinen - era assolutamente restio a farsi osservare durante il suo operare. Infatti, per quanto fosse disposto all'amicizia, era insofferente alla presenza di persone in visita allo studio. Quella sua intolleranza conosceva alcune (poche) eccezioni, per esempio, appunto, Claudio Barontini". Il fotografo professionista Claudio Barontini e Pietro Cascella si sono conosciuti nel 1994 in occasione di un servizio fotografico commissionato da un importante settimanale italiano e, da allora, la loro amicizia e collaborazione lavorativa è proseguita fino alla scomparsa del maestro, avvenuta a Pietrasanta (LU) il 18 maggio del 2008. Il libro, edito da Bandecchi & Vivaldi Editore, oltre che nelle librerie può essere acquistato anche online e sul sito dell'autore www.claudiobarontini.com, nella sezione "store". PIETRO CASCELLA: Pietro Cascella (Pescara, 1921 - Pietrasanta, 2008) inizia a interessarsi alla pittura in giovane età, seguendo le orme del padre Tommaso e del nonno Basilio. Nel 1938 si trasferisce a Roma dove s'iscrive all'Accademia di Belle Arti. Nel 1943 espone alla IV Quadriennale romana e nel 1948 alla XXIV Biennale di Venezia. Tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio dei Cinquanta lavora la ceramica con la prima moglie Anna Maria Cesarini Sforza e il fratello scultore Andrea in una fornace romana chiamata Valle dell'Inferno. Nel 1956 partecipa di nuovo alla Biennale di Venezia e, in quel periodo, conosce l'artista Sebastian Matta. Nel 1962 tiene a Roma una mostra personale di ceramiche nella Galleria L'Obelisco e a Milano nella Galleria del Milione. Nel 1958 inizia il progetto del Monumento al martirio del popolo polacco e degli altri popoli ad Auschwitz ideato con il fratello Andrea e l'architetto Julio La Fuente, poi realizzato nel 1967 su nuovo disegno di Pietro in collaborazione con l'architetto Giorgio Simoncini. Nel 1965 incontra la scultrice Cordelia von den Steinen e si trasferisce a Monteggiori, in Versilia, dove abita e lavora fino al 1977, quando, con Cordelia e il figlio Jacopo trasloca a Fivizzano, nel Castello della Verrucola. Accademico di Francia, nel 2004 viene nominato Presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca. Principali opere monumentali: Monumento ad Auschwitz, 1967, Arco della Pace nell'Independence Park di Tel Aviv, 1971; Nascita di un mondo nuovo a Sasso Marconi, 1971; Monumento a Giuseppe Mazzini a Milano 1972-1974; Oracolo a Parma, 1974; Fontana degli sposi, nel parco del castello Severi di Carpi, 1976; Monumento a tutti i giorni a Pescina, 1979-1983; Bella ciao dedicata alla Resistenza, a Massa Carrara, 1975-1982; Cento anni di lavoro, a Pedrignano 1980-1982; Nave a Pescara, 1987; Agorà all'Università di Chieti, 1990-1991; Volta celeste, 1990, e Cappella Funeraria 1993, ad Arcore; Monumento della Via Emilia, a Parma; Porta della Sapienza, a Pisa; Ara del Sole, a Piscinas; Porta del Terzo Millennio, 1996; Teatro della Germinazione, nel Parco Nazionale d'Abruzzo; Porta dei Vestini, a Penne, 2001; Terra madre, progettata per il Centro Astrofisico di Nizza, 2006 e Ara Pacis, 2006; Blocco Sospeso a Parma, 2008. Il suo ultimo lavoro, inaugurato post morte nel 2011, è una piazza monumentale nel comune della "sua" Fivizzano, la Piazza dei Parchi di Rometta. CLAUDIO BARONTINI: Claudio Barontini è nato a Livorno. Fotografa dal 1973 ma diventa professionista e inizia a collaborare con i principali magazine italiani ed esteri dal 1990. Nel 1994 conosce lo scultore Pietro Cascella con il quale instaura un rapporto di grandissima stima, amicizia e collaborazione fino al 2008, anno della scomparsa del grande artista pescarese. Negli ultimi anni oltre a continuare a lavorare, in particolar modo come ritrattista, per settimanali e mensili, ha intrapreso anche l'attività espositiva in musei e gallerie d'arte. www.claudiobarontini.com. INFORMAZIONI e CONTATTI: Sede: CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea, Piazza Battisti, 1 – La Spezia. Orari: da martedì a domenica, 11.00 – 18.00; chiuso il lunedì Informazioni e prenotazioni: tel. + 39 0187 734593 / fax + 39 0187 256773. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / http://camec.spezianet.it

 

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