I casi musicali in cui l’unione degli antipodi abbia generato qualcosa di buono, o di vagamente ascoltabile, sono davvero esigui. Il singolo di Gabriele Comandatore (in arte Coma NoGang), invece, permette di urlare sull’alto di un monte: “Eureka!”. Intendiamoci, questo artista spezzino ha fatto del suo essere poliedrico un vero e proprio marchio di fabbrica: brani come Cuori di Plastica, God Damn!, Asset e Chiky Bum farebbero pensare a una direzione diametralmente opposta rispetto alle tematiche e alle sonorità di Lasciami andare: diciamo pure che il Drill non è una corrente “stilnovista” in questo senso! Ma si sa, l’estro del bravo artista è misurabile dalla delicata qualità della metamorfosi, e parlando di Gabriele, possiamo senz’altro rilevare nei suoi lavori questo inusuale tratto.
“Ascolto veramente di tutto. Il mio mondo spazia dalla realtà hip hop, fatta da battaglie freestyle e giunge fino alle serate passate a guardare Mtv. Cerco di fare del dualismo stilistico una cifra artistica personale. Porto avanti questo ideale sin dai primi mix tape”.
Per Coma NoGang, in realtà, questa “polifonia” affonda il suo intento in una sorta di continua sfida personale, per uscire da quella comfort zone, che tanto rassicurerebbe, ma che altrettanto spegnerebbe la vena creativa. Partendo proprio da questo aspetto, e approfondendo l’ascolto di tutta la sua produzione pregressa, "Lasciami andare" sembra essere la perfetta sintesi del suo percorso di crescita. La realtà evocata dal brano è quella del quartiere, del campetto sotto casa, delle serate tra amici e di un primo amore indimenticabile. Nonostante si possa superficialmente pensare all’ennesima proposta musicale di stampo urban/trap, è importante scendere nelle viscere delle rime proposte da Gabriele: scoprirete una malinconia che ci appartiene in quanto persone cresciute con sogni, aspettative e delusioni irrimediabilmente arrivate a un certo punto della nostra esistenza. Non importa che voi siate cresciuti nella periferia dimenticata da tutti o nella città colma di opportunità per il futuro: la vostra sensibilità si ritroverà bersagliata da una nostalgia nel vero senso greco del termine, ossia “dolore del ritorno”. Qualcosa in cui avete sperato vi si pianterà davanti agli occhi e non vi si schioderà di mente.
Ecco allora nel ritornello l’invito, la soluzione: “Lasciami andare, lasciami andare. Fammi piangere, fammi essere normale […]”. E’ lo stesso autore a svelarci la sua visione di vita che ha permesso a questo brano di venire a galla: “Scrivere questo pezzo è stato un miscuglio di malinconia passata, ricordi musicali giovanili e tanti sogni. In un panorama dove tutti devono mostrarsi indistruttibili, arrivati e performanti non c’è cosa migliore che lasciarsi andare e lasciare accadere le cose. Questa è una predisposizione tutta umana, ma trovo non ci sia una via migliore che essere chi siamo davvero, accettando anche le nostre malinconie e i desideri rimasti inespressi o irrealizzati. Credo che a livello testuale, questo sia il brano più riuscito, perché ho davvero messo me stesso. Non c’è cosa più bella” – conclude – “che arrivare al cuore della gente”.
Per ascoltare il brano cliccare qui: https://open.spotify.com/track/31xVtRibLzNBKOtokSPGrP?si=lplGPIKpTm66lGM5ttXDgw
Potete seguire Coma NoGang su Instagram @coma_nogang