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Sarzana, prorogata la mostra "Sauro Cavallini, l'opera di un internato" In evidenza

 L'artista fu testimone diretto dell'orrore vissuto nel campo di Gradaro a Mantova.

"Prigioniero" e "Maternità", le due opere del grande artista italiano attualmente presenti nella Sala Consiliare di Palazzo Roderio, rimarranno visitabili per tutto il mese di febbraio.

La mostra, ideata dal Centro Studi Cavallini, è curata dal Presidente del Centro Studi Teo Cavallini e organizzata a Sarzana dall'Associazione culturale Sixteen Art and More, con il sostegno del Comune di Sarzana, continuerà ad essere accessibile fino al 28 di febbraio.

Sauro Cavallini fu testimone diretto dell'orrore vissuto nel campo di Gradaro a Mantova dove, nel settembre del 1943, all’età di soli 16 anni venne recluso dalla polizia fascista.
Attraverso le sue sculture esprime l'angoscia e l'abominio di una sistematica e inumana campagna di persecuzione che la storia ha visto declinare verso lo sterminio lucidamente programmato di migliaia di vite.

“Prigioniero” e “Maternità” sono le due opere scelte dal curatore Teo Cavallini che sono esposte nella sala consiliare di Palazzo Roderio, sculture in ferro realizzate nel 1962, di grande impatto emotivo; furono realizzate con la tecnica della “goccia su goccia”, ovvero sciogliendo scarti metallici mediante fiaccola ossidrica fino a creare l’opera, e sono dedicate unicamente alla figura umana, dove l’angoscia, la sofferenza, il grido di aiuto, sono leggibili in modo inequivocabile.

Nell'atrio di palazzo civico, invece, sarà possibile osservare quattordici pannelli che rappresentano fotograficamente le altre opere dell'artista che, attraverso fotografie e documenti storici, illustrano i crimini nazifascisti commessi contro chi cercava di resistere e contro la popolazione civile, durante uno dei periodi più dolorosi della storia d’Italia.

I mesi di prigionia segnarono profondamente la vita di Sauro Cavallini, nato alla Spezia ma trasferitosi fin da giovane a Firenze dove ha vissuto e sviluppato la sua arte, mantenendo comunque sempre un un forte legame con la sua regione d'origine, dove ha prodotto più opere ancora oggi protagoniste nelle diverse città della Liguria. Dagli anni '70 in poi il Maestro ha realizzato sculture che sono espressione di forza e volume, dedicate alla danza, alla figura umana, alla pace e alla fratellanza, sviluppando forme più morbide e serene.

Sauro Cavallini è considerato oggi uno degli artisti più significativamente prolifici della seconda metà del Novecento.
La sua opera più nota è probabilmente il Monumento alla Vita (conosciuto anche come Inno alla Vita), una scultura in bronzo di tre metri di altezza situata a Strasburgo davanti al Palazzo del Consiglio d’Europa, donata nel 1980 dall'Italia al Consiglio d'Europa. Tra le altre egualmente note, la "Nave Umana" quale monumento a Cristoforo Colombo realizzato nel 1985 per il comune di Genova protagonista in V.le Brigate Partigiane del capoluogo ligure, la "Fontana della Maternità" (1968) in piazza Ferrucci a Firenze, il "Monumento ai Caduti" del 1975 in Piazza del Comune a Diano Marina (Imperia) e, in ambito internazionale, il "Passo a Due" (1975) e la "Fraternità" (1980) della Collezione del Principe Ranieri di Monaco a Montecarlo, nella Stazione Ferroviaria e nel giardino Grace Kelly, o il "Ritratto dello statista tedesco Konrad Adenauer" (1950) al Palazzo Schaumburg di Bonn, sede del Governo Federale della Germania.
Non è la prima volta che sono mostrate in pubblico queste particolarissime sculture di Sauro Cavallini dedicate all'orrore dei campi di concentramento. Alcune di esse, nel luglio del 2021, furono temporaneamente in mostra nell’ex-campo di concentramento di Fossoli, nel comune di Carpi (Mo), sul palco preparato per ospitare gli interventi dell’allora presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, in occasione del 77° anniversario dell’eccidio nazista di Cibeno. Altre, nel 2023, sono state oggetto di una mostra a Palazzo Strozzi, organizzata e patrocinata dalla Regione Toscana. Le opere esposte in mostra fanno parte della collezione permanente custodita nella Casa Museo Sauro Cavallini di Fiesole, dove ha sede l’omonimo Centro Studi inaugurato nel 2017 e presieduto dai figli dell’artista, Aine e Teo Cavallini.

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Comune di Sarzana

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Piazza Matteotti, 1
19038 Sarzana(SP)
Tel. 01876141

E-mail: ufficio. ufficiostampa@comune.sarzana.sp.it

https://www.comune.sarzana.sp.it/

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