Nuovo appuntamento con la stagione di prosa al Teatro Impavidi, venerdì 22 e sabato 23 novembre alle ore 20.30. Sul palco la straordinaria Caterina Guzzanti alla sua prima regia e con il suo primo testo di prosa Secondo lei, prodotto da Infinito e Argot produzioni.
Un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, tutta al femminile, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi.
Insieme a lei Federico Vigorito, in uno spettacolo che affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai, la fragilità.
L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano goffamente in un pantano di aspettative tradite e promesse disattese, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie.
Note allo spettacolo
Il testo affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai: SECONDO LEI è uno spettacolo sulla fragilità, un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi.
L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano goffamente in un pantano di aspettative tradite e promesse disattese, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. SECONDO LEI è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie.
Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Perché non scappiamo a gambe levate neanche quando nella coppia ci sono più compromessi che felicità? La letteratura, 60 anni dopo l’esistenzialismo di Simone De Beauvoir, sembra l’unica forma capace di restituire proprio l’incomunicabile di cui parla SECONDO LEI, perché ancora oggi c’è bisogno di constatare che queste esperienze sono le stesse dei nostri simili, a prescindere dagli strumenti che si hanno a disposizione. È il linguaggio che ci reintegra nella società umana, come diceva lei stessa: “un dolore che trova le parole per raccontarsi smette di essere esclusione radicale e si fa meno insostenibile”.
SECONDO LEI è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei.
Crediti dello spettacolo
scritto e diretto da Caterina Guzzanti
con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito
collaborazione artistica Paola Rota
luci Cristian Zucaro
scene Eleonora De Leo
effetti sonori Angelo Elle Costumi a cura di Ziamame
capo elettricista Alberto Tizzone Fonico Gianluca Meda
macchinista Andrea Speranza
direttrice di produzione Luisa Di Napoli
organizzazione Marta Chiara Amabile, Marcella Santomassimo
amministrazione Morena Lenti, Sabrina Competiello
segreteria amm.va Riccardo Rossi Segreteria Org.va Francesca Elicio
foto di scena Francesca Lucidi Ufficio Stampa Claudia Scutieri
un ringraziamento particolare al Teatro della Visitazione e Gennaro Cerlino e Tommaso Lombardo
progetto nato nell’ ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito e Argot produzioni
in coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano
in collaborazione con Riccione Teatro
e con il contributo di Regione Toscana
(Foto di Francesca Lucidi)