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Yoshiko Ogata trasforma frammenti di kimono antichi in piccole opere d'arte In evidenza

In mostra a Lerici dal 9 novembre al 23 dicembre.

Si inaugura il 9 novembre alle ore 18 presso l'Hotel Byron la mostra di Yoshiko Ogata. Continua il sodalizio dello storico e prestigioso Hotel di Lerici con l'arte contemporanea, proseguendo un percorso di promozione e valorizzazione delle opere di artisti che risiedono e lavorano nella città. Yoshiko Ogata, giapponese, vive a Lerici da alcuni anni ma è forte il legame col suo paese d'origine, così affascinante, misterioso, custode di tradizioni millenarie.

La mostra, dal titolo "Kinu-Zaiku", ci racconta l'arte di creare oggetti con frammenti di kimono antichi che risale al XXVII secolo nel periodo Edo e durò due secoli e mezzo, dai primi del '600 sino a metà dell'800, e si sviluppò nell'alta nobiltà orientale. Alla fine dell'800 il metodo diventa materia di insegnamento nelle scuole e si tramanda da madre a figlia e alle generazioni future recuperando quelle usanze altrimenti dimenticate. Il creare oggetti con la preziosa seta dei kimoni entra nella cultura familiare secondo i principi di conservazione degli aspetti valoriali e storici delle tradizioni. Oggetti, decorazioni e monili vengono realizzati mediante l'incollaggio ed un'accurata e minuziosa preparazione di supporti sui quali apporre le preziose stoffe degli antichi abiti giapponesi.

Il risultato è un gioioso rimando alla natura con manufatti che rappresentano uccelli, animali, pesci, fiori di ornamento femminili, espressione di armoniosa allegria e contatto con gli elementi biotici dell'ecosistema. Oggettistica di piccole dimensioni ma che emana quel sapore di antico che si respira nell'osservarle ed una freschezza compositiva semplice, sincera, pura. Un artigianato di rara fattura che si eleva ad opera d'arte, un'arte naif istintiva che richiama memorie dell'infanzia. Insieme a Yoshiko Ogata anche le tre artiste giapponesi Junko kida, Karuyo Tsujimura e Sachiko Maekawa.

Un piacevole incontro con l'artista che sarà presente alla mostra.


(Testo: Paolo Cozzani)

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