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Varese Ligure e il suo Borgo Rotondo, testimoni di un passato di commerci e contese In evidenza

Cresciuto grazie alla sua posizione strategica, è oggi il cuore della valle del biologico e preserva tante antiche tradizioni.

Varese Ligure, borgo di circa 1800 abitanti, è il comune più vasto della provincia spezzina con una superficie che ne è pari a circa il 15%, seconda solo all’area di Genova. Il più settentrionale che confina con la provincia genovese e quella di Parma.

Una posizione un tempo considerata molto strategica, sulle antiche direttrici transapenniniche, che permettevano di raggiungere Parma e il Nord, con collegamenti a Sestri Levante e Luni, che hanno permesso la nascita di fiorenti commerci di scambio.

Nell'area del Borgo di Varese, probabilmente un tempo sorgeva un insediamento Bizantino, ipotesi affrancata da alcuni toponimi quali il "Monte dei Greci", la località Baselica e il Quartiere Grecino, oltre che da alcuni resti rinvenuti sotto all'attuale Castello dei Fieschi.

Alla fine del XII secolo due casate, i Fieschi e i Pinelli, si stabilirono nell'area dell'attuale Cassego, dove iniziarono a disboscare e a costruire alcuni edifici in legno, dando l'avvio all'agricoltura e all'allevamento. Cominciò un periodo di contese e compromessi tra i due casati, ma per maggioranza numerica, infine ebbero la meglio i Fieschi, che dominarono i feudo situato in Alta Val di Vara a fasi alterne fino al 1547, quando venne inglobato nella Repubblica di Genova, diventando podesteria.

Nel 1797 con la dominazione di Napoleone Bonaparte venne incluso nel Dipartimento del Vara nella Repubblica Ligure, dal 1803 al 1815 annesso al Primo Impero Francese nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815, a seguito del Congresso di Vienna, Varese Ligure entra a far parte del Regno di Sardegna e poi nel Regno di'Italia. Con la costituzione della Provincia della Spezia nel 1923, il borgo vi fu compreso.

Cuore del paese è il caratteristico "Borgo Rotondo", voluto dai Fieschi a scopi difensivi, è formato da una schiera di case che si affaccia su un perimetro rotondo: sotto ai portici vi erano le attività commerciali, gli artigiani e i magazzini, nella piazza si svolgeva il mercato, dove venivano scambiati i prodotti della valle e anche alcuni provenienti dalla Pianura Padana. Meritano una visita i due Castelli dei Fieschi, quello che affaccia sul Borgo Rotondo e il secondo sul Monte Tanano. Interessanti anche Palazzo Ferrari, il Ponte di Grecino e la Torre Civica, un tempo campanile della chiesa di Santa Croce degli Agostiniani, edificio religioso soppresso con il dominio napoleonico e oggi diventato centro per le attività culturali.

Da visitare anche la chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa dei Santi Filippo Neri e Teresa d'Avila, l'Oratorio dei Santi Antonio e Rocco e l'Oratorio di Santa Sabina.

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