Venerdì 2aAgosto alle ore 18.30 verrà inaugurata al Palace Hotel di Viareggio, Via Flavio Gioia 2, l’originale esposizione d’arte di Rosanna Rotondi dal titolo “Archeofanie. Vesti-entità e apparizioni sottomarine”.
Nativa di Torre del Greco ma spezzina di adozione, le sue creazioni si caratterizzano per l’impiego di materiali legati al concetto di Fragilità, in primis la carta e il cartone; concetto che, come dichiara l’autrice “racchiude anche l’idea di Attenzione, Concentrazione, Rispetto, Prendersi cura, sia da parte del creatore dell’opera che da quella del fruitore; vuol dire andare controcorrente rispetto ad un tempo che brucia e consuma tutto e subito ma contemporaneamente ha bisogno del Gigantismo per riconoscere il Segno artistico e ammirare velocemente l’opera: quindi la sostanza dell’opera (il corpo) è fragile (carta) ma racchiude la forza di un’idea e come la fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza”.
Lo scrittore e storico dell’arte Riccardo Mazzoni, che ha coniato il termine “Vesti-entità” per un fecondo ciclo di opere dell’autrice ispirate alle figure archetipiche dell’immaginario affettivo, così le descrive: “La piacevolezza delle opere, che a dispetto della tenue delicatezza che le avvolge sono indossabili, le colloca anche in una dimensione di fiaba, di teatro, di gioco - i giochi rituali dell’infanzia, il “facciamo che io ero” - lasciando la testimonianza di un’abilità, di un’agilità manuale sperimentata sui variegati materiali di supporto, la cui stessa lievità diventa sostanza identitaria delle eteree presenze, come nel rapporto tra il significante e il significato della composizione poetica.”
Rotondi e Mazzoni hanno sposato i loro rispettivi universi creazionali di artista e scrittore dando vita a “accadimenti fantastici” ambientati in boschi e spazi particolari, come “Le Linfe Arcane” sulle colline massarosesi (Giugno 2022) e “Canti e vesti per le Oltresoglie” al Teatrino Pacini di Viareggio (Aprile 2023). Accanto alle “Vesti-entità” verranno presentate le “Apparizioni sottomarine”, coloratissimi pesci colti in una sorta di fluida danza coreografica negli abissi, anch’essi figure dell’inconscio e dell’immaginario plasmati dalla personale tecnica di Rosanna Rotondi. Presentazione della mostra in forma di narrazione orale di Riccardo Mazzoni, corredata da un pieghevole-catalogo con interventi critici di Valerio Cremolini e Debora Ferrari.
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