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La Biblioteca di Storia dell’Arte e Archeologia della Spezia sarà intitolata a Giancarlo Marmori In evidenza

Nell'occasione si terrà un convegno dedicato alla figura del grande giornalista e scrittore spezzino.

“Rendiamo omaggio a un illustre figlio della nostra città dedicandogli un luogo di cultura nel cuore del centro cittadino. – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – Giancarlo Marmori è stato un autorevole giornalista del secondo dopoguerra, un raffinato scrittore, critico d’arte e traduttore che ha arricchito il patrimonio culturale italiano con opere di grande spessore e siamo orgogliosi che d’ora in avanti la Biblioteca d’Arte e Archeologia porterà il suo nome. Riteniamo che dedicargli una biblioteca civica, quale luogo dal significativo valore di accrescimento del sapere ma anche di socialità e d’incontro per tutta la comunità, sia un segno di profondo rispetto per la sua figura e come esempio per le nuove generazioni. La cerimonia d’intitolazione sarà anche l’occasione per approfondire il suo lavoro e le sue opere, dai testi di narrativa alla saggistica, con una giornata di studi a cui tutta la cittadinanza è
invitata a partecipare. “

Venerdì 21 giugno alle ore 10.00 presso la Sala delle Nature Morte del Museo Civico “Amedeo Lia” si terrà il convegno “La Spezia per Giancarlo Marmori” durante il quale, alle ore 11, avrà luogo lo svelamento di una targa alla Biblioteca d’Arte e Archeologia a lui intitolata, come deliberato dalla Giunta Peracchini su proposta dell’Assessore alla toponomastica Maria Grazia Frijia.

Il convegno, a cura del prof. Antonio Zollino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, avrà inizio con i saluti istituzionali del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e verterà su approfondimenti storico-artistici e culturali da parte di vari relatori sulla figura di Giancarlo Marmori.

Alle ore 11.00 sarà svelata la targa della Biblioteca di Storia dell’Arte e Archeologia a Giancarlo Marmori la cui sede è la Palazzina delle Arti in via Prione 238 della quale occupa tutto il piano terra e, a seguire, proseguiranno i lavori del convegno.

La biblioteca, già “Biblioteca Speciale di Storia dell’Arte e Archeologia”, è nata nell’ottobre del 1999 e fa parte del Sistema Bibliotecario Urbano come polo specializzato nelle discipline storico-artistiche ed archeologiche e fa parte anche del Settore dei Musei quale polo specialistico di studio e di documentazione. In virtù della specificità della biblioteca, l’Amministrazione Peracchini ha deciso di intitolarla a Gianfranco Marmori, raffinato scrittore e critico d’arte, dedicandogli anche un convegno a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare fino a esaurimento posti.


IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA 21 GIUGNO ORE 10.00 – 13.00
“La Spezia per Giancarlo Marmori”
Convegno e svelamento della targa della Biblioteca di Storia dell’Arte e Archeologia “Giancarlo Marmori”
Sala delle Nature Morte del Museo Civico “Amedeo Lia”

Ore 10.00 Saluti istituzionali del Sindaco Pierluigi Peracchini
Antonio Zollino, Presentazione del volume la “bellezza difficile” di Giancarlo Marmori. Atti della giornata di studi dedicata a Giancarlo Marmori, Università Cattolica di Milano, 13 settembre 2022, edito da Agorà & Co., Sarzana-Lugano 2023

Ore 11.00 Svelamento della targa della Biblioteca di Storia dell’Arte e Archeologia “Giancarlo Marmori”

Coffee break

Elda Belsito, Giancarlo Marmori, raffinato conoscitore di linguaggi, tra arte figurativa e traduzione

Francesca del Santo, A proposito di Senso e anagramma di Giancarlo Marmori

Luisa Rossi, Giancarlo Marmori esploratore di luoghi reali e immaginari

Antonio Zollino, Byron nella Venere di Milo di Giancarlo Marmori

La cittadinanza è invita a partecipare alla giornata di studi fino a esaurimento posti


BIOGRAFIA GIANCARLO MARMORI

Giancarlo Marmori, scrittore e giornalista molto raffinato, critico d’arte, si dedicò all’attività letteraria, realizzando opere pubblicate in Francia e in Italia. Nato da Renato e Bianca Maria Arnavas, dopo la laurea in filosofia presso l’Università di Genova si stabilì a Parigi, dove, dal 1957 fu corrispondente de L’Espresso, oltre che collaboratore de Il Mondo, il Corriere della Sera e La Repubblica. Sulla sua vicenda intellettuale influirono, oltre gli stimoli culturali che una città come Parigi offriva, anche il sodalizio con lo scrittore Pierre Klossowski, di cui tradusse anche numerose opere. Ai primi anni parigini risale la stesura di una raccolta di poesie, seguì l’esordio narrativo con il racconto La parlerie, uscito poi in italiano come Lo sproloquio; di poco successivo fu Cérémonie d’un corps, tradotto in italiano con il titolo Storia di Vous. Nella prima metà degli anni Sessanta, sollecitato dall’editore Feltrinelli partecipò al primo e terzo convegno del Gruppo 63, nel corso dei quali si svolse un ampio dibattito sul romanzo sperimentale. Si dedicò, inoltre, ad importanti saggi, tra cui si ricordano Le Vergini funeste, Senso e anagramma, e infine, nel 1975 pubblicò il romanzo La Venere di Milo, considerato il più impegnativo tra i suoi scritti. Nel 1991, grazie al sapiente lavoro di recupero della moglie Elena Guicciardi, uscì postumo il romanzo Gabriele, dedicato alla vicenda di Dante Gabriele Rossetti e alla Confraternita dei Preraffaelliti.

GIANCARLO MARMORI VOCE DELL’ENCICLOPEDIA TRECCANI

https://www.treccani.it/enciclopedia/giancarlo-marmori_%28Dizionario-Biografico%29/

Giancarlo Marmori nacque a La Spezia il 29 marzo 1926, da Renato e Bianca Maria Arnavas. Laureatosi in filosofia all’Università di Genova con una tesi sull’estetica di P. Valéry, nel 1951 si trasferì a Parigi, dove risiedette per tutta la vita. Una città ricca di stimoli e sollecitazioni culturali come Parigi era destinata a incidere sensibilmente sulla vicenda intellettuale del M., il quale sviluppò in particolare un vivace interesse per le arti plastiche, indirizzando la sua attenzione oltre che ai movimenti di avanguardia, anche a correnti e artisti talvolta dimenticati o sottovalutati dalla critica ufficiale. Dopo aver lavorato per un breve periodo alla redazione parigina dell’Agenzia nazionale stampa associata (ANSA), a partire dal 1954 il M. cominciò a collaborare con Il Mondo di M. Pannunzio, quindi, dal 1957, con il settimanale L’Espresso, di cui fu corrispondente fino agli ultimi mesi di vita. Nel corso degli anni Sessanta e Settanta avviò inoltre collaborazioni con altre testate, in particolare con il Corriere della sera e, più tardi, con La Repubblica. A Parigi il

M. aveva conosciuto la futura moglie, Elena Guicciardi, giornalista anch’essa, che sposò nel 1956, e da cui ebbe due figli, Elisabetta e Federico. Affermatosi presto come esponente di un giornalismo culturale molto raffinato, il M. coltivò contemporaneamente la scrittura creativa. […]Il M. morì a Parigi il 25 febbr. 1982. Dopo la morte, alcune sue cronache d’arte apparse in settimanali e quotidiani sono state riunite ne La bellezza è difficile (Roma-Bari 1984), a cura della Guicciardi; alla moglie si deve anche la traduzione francese della Venere di Milo (L’enlèvement de Vénus, Paris 1988).

 

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