fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

L'Associazione Culturale Italo Tedesca ha messo online i podcast di molte conferenze tenute in 50 anni di attività

Un archivio che, ovviamente, continua ad arricchirsi.

Sul sito dell’Associazione Culturale Italo Tedesca è ora possibile trovare i podcast di molte conferenze organnizzate dall’associazione nei suoi cinquant’anni di attività, dai primi anni Settanta ad oggi. In particolare le conferenze dei primi decenni, su tematiche storiche e letterarie, oltre a testimoniare l’attività costante dell’associazione nella diffusione della cultura tedesca, hanno anche un importante valore di documento rispetto all’evolversi degli interessi e dell’attenzione del pubblico. Il progetto è stato realizzato in occasione del cinquantennale dell’associazione grazie al contributo del Goethe Institut e del Comune della Spezia. L’impeccabile veste grafica è a cura di Riccardo Pioli.

La serie si apre con la conferenza che Giorgio Sichel, Ordinario di Letteratura Tedesca presso l’Università di Genova, tenne nel 1978 sulla repubblica di Weimar, la prima democrazia parlamentare in Germania. Su quel periodo della storia tedesca che pure fu contrassegnato da vivacità intellettuale e creatività artistica, gravava il peso negativo della sua tragica fine. Attualmente la Repubblica di Weimar continua ad essere oggetto di studio ma la ricerca si concentra maggiormente sulla grande portata del processo di modernizzazione economico - sociale del paese e, in parallelo, sull’analisi delle fragilità che tuttora possono insidiare una democrazia.Particolarmente preziosa fu la conferenza che Mario De Micheli tenne nel 1985, in occasione dell’inaugurazione della mostra di Käthe Kolllwitz presso la Sala Dante. De Micheli, che fu scrittore, critico d’arte e sostenitore delle avanguardie nelle arti figurative, era stato il primo a pubblicare nel dopoguerra in Italia uno studio su Käthe Kollwitz, quando da noi ancora pochissimi conoscevano l’espressionismo tedesco.

Molte conferenze vertono ovviamente sui grandi autori della letteratura tedesca. Luciano Zagari che insegnò dapprima all’Orientale di Napoli per passare poi all’Istituto di Tedesco della Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa, tenne due conferenze su Goethe, la prima delle quali, “Goethe in Italia”, nel febbraio del 2000, in occasione dell’inaugurazione della mostra documentaria dei disegni di Goethe al Castello San Giorgio. La seconda conferenza dell’ottobre 2002 prende in esame “Il Divano occidentale-orientale”, opera del tardo Goethe, ispirata ai versi del poeta persiano Hafez, che testimonia delle aperture culturali dell’autore e della sua capacità di innovarsi.
Sempre a Pisa, presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, ha insegnato per anni Enrico De Angelis, che è stato maestro di generazioni di germanisti spezzini; a lui si deve un’interessante conferenza sulla storia della pazzia nella letteratura tedesca.

Nei primi decenni di vita dell’ACIT della Spezia Brecht era una figura dominante nel panorama letterario e teatrale tedesco. A Brecht sono dedicate due conferenze. La prima del 1990 sugli anni del Berliner Ensemble è di Maria Fancelli, che è stata a lungo professore Ordinario nell’ Istituto di Lingue e Letterature Germaniche della Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. La seconda conferenza verte su “Bertolt Brecht, le donne e la poesia d’amore” e fu tenuta nel 1998, in occasione del centenario della nascita di Brecht, dal professor Luigi Forte, che allora stava curando l’edizione critica delle poesie di Brecht per Einaudi.

Un contributo particolare rappresenta la conferenza su Leopold Senghor di Janòs Riesz, della città gemellata di Bayreuth. Il professor Riesz, che fu titolare della cattedra di Letterature romanze e Comparatistica presso l’Università di Bayreuth, ebbe un interesse particolare per la letteratura africana e fu proprio grazie ai suoi studi che la disciplina dell’Afroromanistik si affermò in Germania. Di Leopold Senghor ripercorre le tappe della vita di intellettuale, poeta della négritude, e contemporaneamente di uomo di stato che accompagnò il Senegal sulla via dell’indipendenza. La conferenza era organizzata in collaborazione con Alliance Française.
Di grande interesse la conferenza del 1984 di Franco Fortini su “Venture e sventure di un traduttore”, in cui il poeta riferì delle sue esperienze di traduzione di Goethe e di Kafka.

Infine vogliamo qui ricordare due studiosi amici dell’ACIT che ci hanno lasciato prematuramente.
Il primo è Fabrizio Cambi, ordinario di Letteratura Tedesca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Si era laureato a Pisa in Filosofia e in Lingue e Letterature Moderne; la seconda laurea l’aveva conseguita in tedesco, con il Professor Marianelli e nei primi anni aveva insegnato a Pisa, dove aveva iniziato a coordinare seminari di didattica e programmi di cooperazione interuniversitaria, attività che avrebbe poi proseguito a Trento fino alla fondazione dell’Ateneo Italo-Tedesco. Al pubblico spezzino ha dedicato un’illuminante analisi dell’opera di Ingeborg Bachmann.

L’altro conferenziere prematuramente scomparso è Jörg Luther, che nel 2009, in occasione del 60° anniversario della Legge Fondamentale tedesca, tenne una conferenza per le scuole in cui presentò una puntuale comparazione con la Costituzione Italiana. Laureato in Giurisprudenza a Göttingen, Luther conseguì il dottorato di ricerca a Torino, dove iniziò la sua collaborazione con Gustavo Zagrebelsky. Nel 1996 divenne il primo studioso straniero a vincere in Italia un concorso per l’accesso al ruolo dei professori universitari nel settore concorsuale di diritto costituzionale. Docente prima presso l’Università di Pisa, dal 2001 fu Ordinario di diritto pubblico presso l’Università del Piemonte Orientale. Appassionato di diritto costituzionale, profondo conoscitore del contesto italiano e di quello tedesco, ha cercato sempre di favorire il dialogo e la disponibilità reciproca al riconoscimento di comunanze e diversità, nella convinzione che i popoli e le istituzioni possano solo imparare gli uni dagli altri.

L’archivio è ovviamente aperto a nuovi contributi, tra i quali l’ultima brillante conferenza dedicata a Kafka dal dott. Mauro Nervi pochi giorni fa al Museo del Castello: “Kafka e la lingua jiddisch”.

 

 

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.