La classe 4M del Parentucelli Arzelà di Sarzana ha partecipato con successo al concorso 'Esploratori della memoria' realizzando un lavoro di ricerca e documentazione sulle lapidi e i monumenti presenti in città che commemorano i caduti della Liberazione.
Il progetto si inseriva nell'iniziativa 'Pietre della Memoria' promossa dall'Anmig (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra) che ha l'intento di diffondere lo studio e stimolare la conoscenza della storia contemporanea mantenendo viva la memoria dei caduti delle due guerre mondiali e della guerra di Liberazione nella realizzazione della democrazia e degli ideali di pace e fratellanza.
La cerimonia di consegna dei premi e la presentazione degli scopi del concorso si sono svolte nella sala conferenze dell'istituto diretto da Generoso Cardinale, con la partecipazione dei rappresentanti dell'Anmig, il presidente nazionale Claudio Betti, il presidente regionale Agostino Pendola e il presidente della sezione di Sarzana Dini Giovanelli, i cui interventi sono seguiti all'introduzione e ai saluti del vicepreside Andrea Sarti.
Questi gli alunni della 4M vincitori del concorso regionale: Elisa Baccinelli, Giulio Badiale, Violetta Battegazzore, Leonardo Benassi, Angelica Cervara, Francesca Chiappini, Arianna Ciarmitaro, Anna Ciardi, Anastasia Comito, Francesco Correrini, Giulio Gaffi, Alice Gentili, Niccolò Giannasi, Simone Giorgini, Viola Marceddu, Emma Panesi, Giorgia Perfetti, Arianna Poletti, Randy Preci, Mattia Ramagini, Sara Ratti, Gaia Sgrò, Chiara Solito, Irene Tassoni, Lorenzo Teagno. Il loro progetto è stato coordinato dai docenti Ilaria Casabianca, Simone Bacchelli e Anita Cipolli.
Sulla scia della conoscenza storica – questa giornata per gli studenti è stata coordinata dal docente Andrea Bernardini - alla premiazione di 'Pietre della memoria' è seguita una conferenza. L'ha moderata la giornalista Annalisa Coviello e l'hanno seguita alunni del triennio.
Tra i relatori, ha colpito particolarmente la testimonianza di Mario Marsili, 85 anni, uno dei pochi superstiti della strage di Sant'Anna di Stazzema. Marsili era un bambino quando i nazisti irruppero nel suo paese e massacrarono centinaia di civili inermi. Lui si salvò grazie a sua madre, Genny, che lo nascose in una cavità di pietra, dove rimase al riparo dalle pallottole e dalle fiamme.
Con grande commozione, Mario Marsili ha condiviso la sua storia con gli studenti, affinché le giovani generazioni non perdano mai la memoria di ciò che è accaduto. Ha risposto anche alle numerose domande dei ragazzi, mostrando una profonda conoscenza storica e un forte senso civico.
Infine, Denise Murgia, presidente dell'Anpi Sarzana, si è soffermata sul rastrellamento nazifascista del 29 novembre 1944; Stefano Ardito ha raccontato le sue ricerche sulla guerra di Liberazione sull'Appennino. Era presente alla conferenza anche Patrizia Gallotti, presidente dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea della Spezia.