Eventi dedicati al mito di Prometeo a Lerici in due giorni consecutivi, a cura dell’associazione “Amiche e Amici di Mary Shelley” in collaborazione con il Comune di Lerici e con il contributo della Fondazione Carispezia. Sabato 9 settembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terranno due conferenze preparatorie alla lettura scenica del giorno successivo: alle ore 17.00 “Prometeo: storia, significati e attualità del mito”, una conversazione tra Angelo Tonelli e Carla Sanguineti; a seguire, alle 19.30 la proiezione e analisi del film The Lighthouse di Robert Eggers a cura di Giordano Giannini.
Domenica 10 settembre, questa volta al Castello di Lerici, alle ore 17.00 “PROMETEO, il fuoco e l’amore degli altri, da Eschilo a Goethe, da Shelley ai Doors”, una lettura scenica diretta da Roberto Alinghieri, con Roberto Alinghieri e Carla Sanguineti. Musiche di Giuseppe Bruno, Giangi Sainato e Caterina Lazagna
L’associazione “Amiche e Amici di Mary Shelley” propone la revisione del mito di Prometeo, a completamento degli eventi realizzati nel 2022, anno del bicentenario shelleyano, in cui tutta l’opera di Shelley è stata sviscerata, ad esclusione proprio del dramma lirico che l’autore particolarmente amava, il Prometeo Liberato. Questa lettura scenica ne riprende temi e significati, rendendo a Shelley il dovuto riconoscimento e rispondendo anche ad una domanda sempre viva di conoscenza dei miti greci che sono alla base della nostra civiltà.
Quello del mito è un tema ricorrente nella letteratura, nella drammaturgia e nella musica, fino, nella contemporaneità, al cinema, alla fantascienza, alla musica rock e alle figure dei supereroi. “Ma quale è il significato del mito? E che cosa è un mito? Perché Prometeo viene punito per avere amato gli uomini?”- spiega Carla Sanguineti che continua - “Per rispondere a questi quesiti abbiamo pensato di effettuare la lettura scenica dei brani da Eschilo, Shelley e altri autori, dopo un momento di riflessione sul teatro greco e sui significati possibili dei miti che sono una rappresentazione dei nodi più oscuri e dolorosi della condizione umana”. Nella versione di Shelley, Prometeo, dopo millenni di sofferenze, perdona il suo torturatore, liberando così il mondo dall’odio, dal dolore, dallo sfruttamento e dalla guerra, avvicinandosi alla figura di Gesù: “E’ interessante ricordare che Ghandi ha tratto ispirazione per la sua teoria della non violenza proprio dai versi di Shelley” conclude Sanguinetti: “Il regista sarà accompagnato dal maestro Giuseppe Bruno che eseguirà musiche ispirate dal mito nel corso dell’ottocento, mentre il chitarrista Giangi Sainato e la cantante Caterina Lazagna ci riporteranno nella contemporaneità con musiche rock e pop”.
“Dopo il bicentenario dedicato a questo straordinario autore, quest’anno proponiamo questi due appuntamenti perché l’omaggio di Lerici a Shelley sia un appuntamento costante nel nostro programma di eventi culturali. La sua figura è legata indissolubilmente ai nostri luoghi ed è giusto commemorarlo attraverso le sue opere” commenta Lisa Saisi consigliere delegato alla cultura del Comune di Lerici.