Di seguito la programmazione della Mediateca dal 25 ottobre al 2 novembre:
Martedì 25 ottobre
ORE 20.30 Malacarne
Mercoledi 26 Ottobre
ORE 20.30 BOSCO
Giovedi 27 Ottobre
ORE 17.00-20.30 LA STRANEZZA
Venerdi 28 Ottobre
ORE 17.00-20.30 LA STRANEZZA
Sabato 29 Ottobre
ORE 16.00-18.00-21.00 LA STRANEZZA
Domenica 30 Ottobre
ORE 15.30-17.30-20.30 LA STRANEZZA
Lunedi 31 Ottobre
ORE 17.00-20.30 LA STRANEZZA
Martedi 1 Novembre
ORE 15.30-17.30-20.30 LA STRANEZZA
Mercoledi 2 Novembre
ORE 17.00-20.30 LA STRANEZZA
MALACARNE - Un film noir con panorami mozzafiato e ambientato nella natura montana. E’ il nuovo lungometraggio “Malacarne” della regista vicentina Lucia Zanettin, appassionata di montagna, che raffigura paesaggi meravigliosi e personaggi misteriosi. Si tratta di una fiction che lascia col fiato sospeso fino alla fine. E’ una leggenda che ricorda quelle vicentine del Buso della Rana e della Montagna Spaccata. Il film è stato girato fra le montagne del Trentino Orientale e quello Occidentale. Alcune scene sono state girate a Borgo Valbelluna, vicino a Mel (Belluno). La scenografia è spettacolare.
BOSCO (Anteprima per la Liguria- Ospite la regista in diretta streaming) - Immerso fra boschi che lo stanno inghiottendo, Bosco di Rossano è un piccolo paese della Lunigiana in cui restano solo tredici abitanti. Dall'altra parte dell'oceano, in un cortile di Salto in Uruguay, Orlando Menoni, centotre anni, originario di Bosco, sembra conoscere il paese meglio di chiunque altro senza averci mai messo piede. Come in una favola che sfida il tempo, sua nipote si fa carico del sogno del nonno recandosi a Bosco, dove vive e filma per tredici anni. In questa serie di viaggi scoprirà più di un paese: diventerà custode di ciò che resta quando tutto sembra destinato a scomparire.
LA STRANEZZA (Dalla Festa del Cinema di Roma- In Esclusiva all'Odeon) L'intuizione di Roberto Andò è di quelle decisamente importanti. Lui, siciliano, esperto cultore di letteratura, teatro e cinema ha puntato su Ficarra e Picone, sì, due comici. Ma questa è solo una parte dell'intuizione. L'altra parte, forse maturata in Campania, a teatro, è stata quella di affiancare a loro Toni Servillo, forse il più grande interprete drammatico del nostro cinema attuale. Il cinema ed il teatro non sono cose troppo diverse nel lavoro di Roberto Andò, ed in questo film si baciano, con delicatezza, fino a restare contaminati da una sola ispirazione. L'ispirazione. È quello che cerca Luigi Pirandello, storie e personaggi che lo perseguitano, affollano la sua testa, cercano un ruolo. Semplici fantasmi nati dalla fantasia dell'autore, spesso abortiti, condannati a girare a vuoto prima di trovare posto nel mondo e farsi materia di sogno e ricordi. Il film racchiude in unico sguardo teatro e cinema e racconta in maniera tragicomica di come Pirandello abbia trovato sei personaggi in cerca d'autore. Un film leggero e profondo.