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"Pandemia, una storia da raccontare", all'ex Fitram la mostra fotografica di Asl5 In evidenza

 

 Visitabile il lunedì, il mercoledì e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

Immagini della mostra Immagini della mostra autore Stefano Stradini

 

Resterà aperta fino al 30 luglio la mostra collettiva fotografica del personale di Asl5: "Pandemia, una storia da raccontare" in esposizione alla Spezia presso l'hub vaccinale Ex Fitram di via del Canaletto, 100. La mostra, ad ingresso libero, è visitabile il lunedì, il mercoledì e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

Circa 10 pannelli colmi di fotografie raccontano una storia che inizia nel 2020 e arriva fino ad oggi con la costituzione di "Qui insieme" la rete di comunità formata da partner pubblici e privati finalizzata a rispondere ai bisogni di persone e nuclei familiari fragili del territorio spezzino.

"Un percorso fatto di immagini perché il contatto, le relazioni, gli affetti sono stati vissuti per molti mesi solo di sguardi – si legge nelle note di presentazione della mostra. - Allontanati i corpi, le strette di mano, gli abbracci, inibito l'olfatto, impedito il respiro sono rimaste le immagini, queste immagini. Scattate da professionisti e neofiti, di gruppi e di singoli, rubate e desiderate, di un tempo altro, di una parentesi che nessuno avrebbe mai voluto aprire. Fotografie di un cammino lungo nel quale, lentamente, si è entrati in confidenza con i DPI e nella distanza, tra le barriere, ci si è scoperti forti e solidali. Il 31 dicembre 2020 vengono somministrati i primi vaccini. Si accende la speranza, parte la campagna vaccinale per i più fragili. Poi si arriva ovunque: nelle residenze sanitarie, con il camper, negli hub vaccinali. Proprio qui, in questa sede, vengono accolte e vaccinate fino a 1500 persone al giorno. A Bragarina e a Sarzana si vaccinano anche i più piccoli. La loro giovane età non gli impedisce di capire l'importanza del gesto, di essere paladini del cambiamento. Alcuni di loro lo testimoniano disegnando. Oggi che la certezza del futuro ha preso il posto della paura, ripartire è diventata una necessità, farlo insieme è la conseguenza naturale".

Il percorso fotografico si apre con le collezioni realizzate da due infermieri-fotografi di Asl5: "Nurse in Covid" di Claudia Nicolini e la serie di scatti di Claudio Ciani.

In "Nurse in Covid" scrive Nicolini nelle note d'autrice "i volti dei colleghi e delle colleghe che con me hanno condiviso questa emergenza, che ci ha cambiati non solo come professionisti, ma come parte di un'umanità tenacemente condivisa".

Ciani, invece, indaga con le immagini la dualità di medici ed infermieri che durante la pandemia venivano chiamati eroi, ma una volta tolta la divisa a fine turno, ritornavano ad essere persone normali come tutti. "Con le stesse vulnerabilità al virus, stanchi e spesso sconfortati. Ciò nonostante, - spiega l'infermiere - qualcuno aveva ancora voglia di sorridere e quei sorrisi messi a fianco delle divise da super eroi, complete di mascherine e dpi vari, rendevano noi tutti più forti rispetto a qualsiasi negatività potesse travolgerci".

Una sezione della mostra è dedicata, inoltre, a "Scatti di mare", collezione a cura della biologa di Asl5, Claudia Massi, che ha raccolto le fotografie scattate da alcune operatrici sanitarie di Asl5 durante la seconda ondata pandemica, nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2020.

"Donne che - con profili professionali differenti e con ruoli rivisitati per soddisfare nuove esigenze create dalla pandemia - si sono incontrate per la prima volta per lavorare insieme nell'emergenza – racconta Massi. - La condivisone si è protratta anche al di fuori dei momenti lavorativi quando, separatamente, hanno cercato la quiete mentale catturando con scatti fotografici la bellezza del mare. Il mare è diventato così l'anello di congiunzione di un dialogo emotivo a più voci e orizzonte simbolo di un desiderio di libertà e di ritorno ad una vita normale. Con l'avvio della campagna vaccinale ad inizio 2021, il contesto lavorativo delle operatrici è mutato, sono cambiate le esigenze necessarie ad affrontare le problematiche sanitarie emergenti. Il team multidisciplinare si è sciolto ma sono rimasti i loro "Scatti di mare", testimonianza della solidarietà che ha caratterizzato i mesi trascorsi lavorando insieme. Le foto sono diventate così simbolo di condivisione e cardine di una collaborazione inaspettatamente creata dall'emergenza".

Per tutto il periodo della mostra resterà all'hub vaccinale anche "Lemani" l'opera donata ad Asl5 dallo scultore e pittore Giuliano Tomaino, perché restasse un segno tangibile e visibile della pandemia e dell'impegno costante degli operatori sanitari negli hub vaccinali.

"Lemani" pesa 200 kg, è alta un 1,60 e larga 1,20 metri, e come dichiara l'artista è un "ferro dipinto che ripropone un simbolo che ho già utilizzato in altre mie opere: mani stilizzate che si toccano a manifestare di poter contare sempre sull'altro, sulla certezza che c'è qualcuno pronto ad aiutarti, a stringerti". L'opera, consegnata all'Asl5 incompiuta, è stata completata dagli stessi operatori degli hub vaccinali che l'hanno decorata con i tappini di gomma colorata che sigillano le fiale di vaccino. Al termine della mostra verrà spostata all'ospedale Sant'Andrea dove resterà in esposizione permanente.

 

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Asl 5

Via Bartolomeo Fazio, 30 bis
19121 La Spezia (SP)

Tel. 0187 026198

www.asl5.liguria.it

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