"Il ponte di Niccolò V tra Roma e Costantinopoili" è il titolo di un ampio articolo, quasi due terzi di pagina, che l'"Osservatore Romano", il quotidiano della Santa Sede, ha dedicato mercoledì scorso all'evento che avrà luogo a Sarzana sabato pomeriggio.
Nel salone dell'antico palazzo vescovile di via Mazzini 78, alle 16, verrà infatti presentato in anteprima pubblica un nuovo importante volume di studi sul papa sarzanese Niccolò V, al secolo Tommaso Parentucelli.
In quasi mille pagine dense di riferimenti e di analisi, il volume presenta uno studio aggiornato sui "Codici greci di Niccolò V", ovvero i molti testi in lingua greca che, grazie a lui, costituirono uno dei nuclei salienti della futura Biblioteca Vaticana.
A presentare il volume, con la "regia" del presidente del centro di formazione e cultura "Niccolò V" di Sarzana prof. Egidio Banti, sarà lo stesso prefetto della Biblioteca Vaticana monsignor Cesare Pasini, insieme alla prof.ssa Mariangela Regoliosi, ordinario di Filologia medievale e umanistica a Firenze e direttrice del centro studi sul classicismo di Prato. Saranno inoltre presenti i due autori, professor Antonio Manfredi, uno dei massimi studiosi viventi di Niccolò V, e la ricercatrice dott.ssa Francesca Potenza, che ha usufruito per questo lavoro di una borsa di studio finanziata dal capitolo concattedrale di Sarzana e da alcuni sponsor privati.
Il volume è importante perché collega Parentucelli, ed anche quindi le sue radici sarzanesi, con la nascita dell'Umanesimo e del concetto stesso, oggi particolarmente attuale, di Occidente europeo. Il papa sarzanese ospitò infatti a Roma gli studiosi di lingua e cultura greca in fuga da Costantinopoli, essendo ormai vicina la conquista della città da parte dei turchi.
Il convegno di sabato - cui tutti sono invitati - si avvale del sostegno del Comune di Sarzana (Bando "Call for ideas" 2022) e della Fondazione Carispezia (Bando aperto cultura 2022).