Oggi, 23 Febbraio, ricorrono i trent'anni dalla scomparsa di Valentino Bompiani, uno dei punti di riferimento della vita letteraria e culturale italiana del '900.
Racconta Bernardo Ratti, presidente della Società Marittima di Mutuo Soccorso che oggi lo ricorda: "Valentino Bompiani, con discrezione ed eleganza, ha dato vivacità intellettuale anche alla Lerici sobria e signorile degli anni '50 e '60, pur con le peculiarità di borgo ligure".
Un periodo d'oro per la cultura italiana, che spesso vedeva proprio Lerici fare da sfondo: "Nella sua Villa 'Rupe Canina', a fianco del Castello, acquistata dopo la guerra e in cui abitò per molto tempo, si sono avvicendati tutti i nomi più importanti del panorama culturale dell'epoca: da Moravia a Pasolini, da Ottiero Ottieri a Dino Buzzati a Calvino, Eco, Guttuso, Piovene, Soldati, Alvaro, Bocca, Sanguineti, Mauri, Arbassino e tanti altri. Lerici era il centro di questo movimento a livello nazionale e Bompiani ne era l'artefice".
Spiega Ratti che, parlando di Bombiani, Lerici era molto più di un semplice panorama di contorno: "Frequentava il borgo senza peraltro essere avulso dalla vita del paese, ma anzi contribuiva, con la sua presenza discreta, ad iniziative di alto livello, senza dimenticare la 'scoperta', tramite Fabio Mauri, di Mario Spagnol".
Ed è proprio per l'affetto che Valentino Bompiani ha avuto per Lerici, ricambiato dai lericini, che la Società Marittima di Mutuo Soccorso ha intenzione di ricordarlo: "Nell'anno del trentennale dalla sua scomparsa, vogliamo celebrarlo con una o più iniziative in primavera o in estate, senza fronzoli come era nel suo carattere, coinvolgendo, se possibile, nomi dell'editoria e della letteratura".
Un grande personaggio che ha dato lustro a Lerici e che "ci onoriamo di avere avuto come concittadino", conclude Ratti.