Sabato scorso, nella evocativa cornice della basilica di Santa Maria Assunta di Sarzana, il centro culturale 'Niccolò V' e la cappella musicale 'Ferdinando Maberini' della cattedrale hanno allestito un 'concerto ragionato' dal titolo 'La Divina Commedia attraverso i canti liturgici'.
Nel ventaglio delle numerose iniziative programmate in questo 700° anniversario della morte di Dante Alighieri mancava un approfondimento della relazione fra l'itinerario ascensionale del Sommo Poeta nella Commedia e le tappe di quell'itinerario connotate da citazioni, riferimenti espliciti e richiami spirituali a salmi, inni e cantici della liturgia cristiana.
Intervallati da cenni illustrativi affidati al prof. Egidio Banti, i cantori guidati mirabilmente dalla maestra Alessandra Montali - talora accompagnati al liuto da Dario Landi - hanno eseguito antifone, inni, e preghiere cantate tratte dal poema dantesco o menzionate nello stesso, costruendo - sia nell'espressione corale che nei numerosi 'a solo' - atmosfere di grande suggestione.
Una capacità interpretativa divenuta felice scelta sperimentale nel ripetuto ricorso al cosiddetto 'contrafactum'', ovvero all'uso, tipico di trovatori e trovieri, di adattare ad un nuovo testo una melodia preesistente recuperata, in particolare, dal repertorio sacro.
Una nuova tappa di questo ultimo scorcio dell'anno dantesco sarzanese avrà luogo domenica 12 dicembre, alle 16,30 presso il museo diocesano di Sarzana dove - in occasione dell'acquisizione di un nuovo dipinto di scuola primomanierista raffigurante santa Lucia - il prof. Egidio Banti illustrerà il ruolo di rilievo giocato appunto dalla santa siracusana nella Divina Commedia, santa della quale la Beata Vergine definisce Dante "devoto" e che dapprima lo condurrà alla porta del Purgatorio e poi - nel Paradiso - sarà mostrata al Sommo Poeta da San Bernardo mentre siede nella candida rosa dei Beati.