La Società Marittima ha voluto ricordare, durante Lerici Legge il Mare, l'Anniversario dantesco. La maglia dello Staff, che tradizionalmente inserisce una frase 'marinara' di autore famoso, è riferita al III Canto del Purgatorio (49-51) dove Dante cita Lerici per indicare l'asperità della Liguria:Tra Lerice e Turbia la più diserta, la più rotta ruina è una scala, verso di quella, agevole e aperta.
Bernardo Ratti - Presidente e curatore della Rassegna, spiega: "Il riferimento dantesco che abbiamo riportato è proprio per evidenziare l'asperità della costa, del territorio ligure e dell'ostico carattere dei 'januensis', come erano chiamati per secoli tutti i Liguri, che lui non amava, che hanno dovuto optare per i traffici marittimi proprio per la durezza della loro terra. La fascia tra Lerici e Turbia, ora in territorio francese, era considerata all'epoca di Dante, duecento e trecento, precisamente il territorio della Repubblica genovese, riportata anche dai documenti ufficiali delle cancellerie della Superba.
Anzi, dopo la Battaglia della Meloria del 1284, che sancì la definitiva sconfitta pisana, a cui i Lericini parteciparono con oltre un centinaio tra vogatori e nocchieri della flotta genovese, i confini genovesi di terraferma sono indicati 'a Monaco usque ad Corvum', cioè da Monaco a Punta Corvo. Punta Corvo peraltro era indicato come confine orientale già dal 1152.
Dante, uomo colto del '200, che conosceva bene la durezza sia del nostro territorio sia del nostro carattere 'januensis' , ha voluto ricordarlo nella sua Commedia come esempio di zona difficile e inaccessibile per strapiombi e burroni per spiegare la fascia di roccia attorno al Purgatorio.
Ci sembrava giusto fare un rimando lericino per l'Anniversario dantesco dei 700 anni dalla morte, che cadeva precisamente proprio nei giorni di Lerici Legge il Mare".