L'ingegnere Amedeo Lia, di origini pugliesi, trasferitosi alla Spezia nel 1949, già ufficiale della Marina Militare, fondatore della soc. I.F.E.N. per il controllo e la verifica del magnetismo sul naviglio militare, oltre che un brillante imprenditore è stato un grande appassionato di cultura e di arte. Ebbe la capacità, grazie ad una non comune passione per il bello, di collezionare un imponente ed importante numero di dipinti, miniature, sculture e oggetti preziosi e significativi per la storia dell'arte italiana ed europea.
Gran parte dei capolavori raccolti da Amedeo Lia è confluita in donazione nel celebre museo cittadino che prende il suo nome, ritenuto "il più importante in Italia per i dipinti tra Duecento e Quattrocento". L'Accademia Capellini, ad un anno dalla scomparsa di questo insigne cittadino, che con il suo mecenatismo ha consentito alla Spezia di disporre di una pinacoteca di grande qualità e di intraprendere a partire proprio da essa un percorso di valorizzazione culturale, desidera ricordarne il valore attraverso l'autorevole rievocazione di Vittorio Sgarbi.
Il critico, invitato dal Presidente dell'Accademia Giuseppe Benelli, è noto per le sue doti comunicative e per le frequenti apparizioni televisive e riferirà al pubblico, che si attende numeroso, sull'importanza storico-artistica delle opere conferite da Amedeo Lia alla sua città.