Martedì 10 dicembre, alle 11 con ingresso libero, la mostra Dimensioni infinite, in corso al CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea (piazza C. Battisti,1 La Spezia) della Spezia fino al 22 marzo, si arricchisce di una speciale occasione di approfondimento. Grazie alla disponibilità dell’artista Michelangelo Penso e alla sinergia con l’università di Genova, AdAC, Archivio d’Arte Contemporanea, Dottorato in Studio e Valorizzazione del Patrimonio Storico, Artistico-Architettonico e Ambientale, Accademia Ligustica di Belle Arti, il protagonista della mostra incontrerà gli studenti del corso del corrente anno accademico, accompagnati dal loro insegnante, prof. Leo Lecci, in questa circostanza nella duplice veste di docente e curatore del progetto espositivo.
Michelangelo Penso e Leo Lecci ci guideranno nella scoperta delle Dimensioni infinite che danno il titolo alla mostra, di un nuovo concetto di scultura, di una temperie creativa che coniuga arte e scienza; illustreranno la genesi delle tre grandi installazioni che abitano le sale del primo piano del CAMeC, concepite per dare forma plastica e visibile a mondi conosciuti ed esplorati quasi esclusivamente dalla ricerca scientifica: l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Questo appuntamento è l’ultimo dei quattro previsti dal ciclo “ARTE E ANNI ’90. Percorsi artistici in un decennio complesso”, curato da Francesco Miroglio e Matteo Valentini con la supervisione scientifica di Leo Lecci e Paola Valenti, realizzati in diverse sedi e dedicati, oltre che a Penso, a Cesare Viel, Eva Marisaldi, Cesare Pietroiusti.
L’incontro di martedì 10 al CAMeC rappresenta una preziosa opportunità offerta a tutti: chiunque desideri visitare o rivedere la mostra insieme all’autore e al curatore, potrà unirsi al gruppo di studenti, con ingresso libero; inoltre le conservatrici Cinzia Compalati e Eleonora Acerbi guideranno gli intervenuti nella visita alle mostre da loro curate, rispettivamente ARIA. 2009 – 2019 dieci anni di Factory e Oversize. Grandi capolavori dalle collezioni del CAMeC, allestite nelle sale del piano terra e secondo del CAMeC.