Nel meraviglioso atrio del Municipio sarzanese ultimato da Antonio Roderio nel 1554, le opere di Fabrizio faranno bella mostra di sé insieme agli stemmi e le insegne dei Podestà che hanno retto le sorti della città.
Per qualcuno “Patò”, per altri “Fober”, per altri solo “Fabri”, Tognoni è l’eclettico artista e personaggio perfettamente calato anche a livello estetico nel proprio essere libero e alternativo, senza mai sconfinare in supponenza ma solo in cordialità e rinomata simpatia.
Le sue biciclette colorate, la sua lunga barba bianca, i suoi cappelli, i gilèt colorati e i tanti anelli che ricoprono le sue dita sono ben riconoscibili lungo le vie sarzanesi, in egual misura dei suoi sorrisi.
Da aggiungere al proprio curriculum artistico anche le sue rinomate “focaccine farcite” con cui ha appagato, in un noto locale sarzanese per lunghi e lunghi anni, gli appetiti culinari del territorio e su cui ha dato sfogo di egual fantasia e arte come vere creazioni artistiche.
Circa 40 le opere pronte per l’esposizione e di tutte le dimensione, tele dai 30 per 40 cm a quelle di 3 metri per due: “Per tutti i gusti e per tutte le tasche” – specifica ridendo e presentandosi ai microfoni di Gazzetta della Spezia – il mio battesimo dell’artista è avvenuto nel 1980 nel mio paese, poi nell’82 e '83 due mostre a Cannes a cui sono seguite mostre collettive in tutta Italia. Fino al 1983 facevo principalmente opere figurative, poi dopo l’incontro con il mio Maestro Enzo Bartolozzi ho cambiato completamente genere dedicandomi al materico”.
Da allora i suoi quadri sfruttano, sperimentando costantemente, ogni diverso materiale attiri la sua attenzione; dalle schede dei computer al legno, dalla corda al polistirolo passando anche per una moka Bialetti.
Colori preferiti quelli scuri, in primis nero e grigio scuro, qualche saltuario sprazzo di rosso e un rifiuto particolare verso il verde, il bianco e l’azzurro: “Il nero mi riempie, mi dà calore e completezza mentre il verde mi dà angoscia. I miei sogni stessi e i miei pensieri sono in bianco e nero – aggiunge – quest’inverno ho lavorato per questa mostra e i quadri che esporrò sono quasi tutti appositi, solo 4 fanno parte della vecchia produzione del 2015 e 2017. Ho usato principalmente carta da pacchi, carta patinata delle riviste, colori e fantasia”.
In parte terminata (ma sempre una costante) l’epoca del total black o, per essere più precisi, del “NerosuNero” di cui potete trovare uno splendido video dedicato a Fabrizio su You Tube, digitando “nerosunero Fabrizio Tognoni”.
Un’intervista a lui dedicata in occasione dell’esposizione pittorica dall’egual titolo tenutasi a Sarzana dal 7 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013, e così titolata: “Intervista fuori genere per un personaggio fuori dalle righe come Fabrizio Tognoni, a cura dei “Kanine Krunchers”.
Venerdì 26 luglio, alle ore 21 Fabrizio vi attente a Palazzo Roderio per brindare insieme a lui alla sua nuova mostra.
Nello stesso periodo, dal 26 luglio al 4 agosto, prenderà il via anche la Mostra personale di pittura di Cristina Mazzetti all’Antico lavatoio di via Mascardi a Sarzana.
