Torna a Sarzana, dal 30 agosto al 1 settembre, il Festival della Mente, con la XVI edizione, quest'anno dedicata al concetto di 'Futuro'; come sempre promosso da Comune di Sarzana e Fondazione Carispezia (in fondo all'articolo è scaricabile l'intero programma).
Presentato questa mattina, 16 luglio, a Milano, il Festival della Mente quest'anno è descritto dalla celebre citazione di Abraham Lincoln: "Il miglior modo per predire il futuro è crearlo". Il format è quello conosciuto: artisti, scienziati, scrittori e studiosi, saranno a Sarzana per dialogare ed indagare insieme al pubblico dei cambiamenti e dei grandi temi del nostro tempo. E quale tema è sempre attuale, urgente e potente, se non il 'Futuro'? "Un concetto la cui importanza è indiscussa- Benedetta Marietti, direttrice del Festival- Da sei anni abbiamo introdotto un fil rouge che tenga insieme e funga da prisma attraverso il quale osservare il nostro tempo. Il Festival della Mente non è vetrina o semplice presentazione di opere, ma dialogo per allargare lo sguardo e guardare lontano. Troppo spesso ci dimentichiamo che quello che facciamo oggi ha delle ripercussioni anche nel futuro più prossimo, come nel caso dei cambiamenti climatici. Come sempre però il Festival della Mente ha una connotazione positiva, di speranza, grazie al fatto che gli ospiti riescono sempre a planare dall'alto sui difficili concetti proposti rendendoli fruibili ad un vasto pubblico".
40 gli eventi in programma, con ospiti nazionali e internazionali, come l'ingegnere aeronautica Amalia Ercoli Finzi, 'Signora delle stelle' che aprirà il Festival parlando del futuro prossimo e lontano delle esplorazioni spaziali, o lo psicoanalista Massimo Recalcati, in programma sabato 31 agosto con la conferenza 'Sarà ancora possibile amarti?' porterà il pubblico all'interno del grande labirinto della vita amorosa. Il Festival della Mente sarà come ogni anno un viaggio interdisciplinare, capace di spaziare su un unico argomento indagando il punto di vista dell'architettura, della filosofia, dell'arte, della neuropsichiatria o della chimica.
Tra gli ospiti senza dubbio più attesi Jovanotti, presente sul palco in Fortezza Firmafede domenica 1 settembre insieme allo scrittore Paolo Giordano. Insieme cercheranno di rispondere al dilemna se esista o meno una curva che colleghi le intuizioni del passato con le creazioni del futuro così da indicare una traiettoria definita, inventando un futuro che ci piace e che vogliamo veder realizzato.
Ha spiegato Cristina Ponzanelli, sindaco di Sarzana: "Il Festival della Mente è una grande opportunità non solo per la città di Sarzana ed il tema scelto quest'anno è davvero interessante e quanto mai attuale, una scelta coraggiosa parlare di futuro in una società scoraggiata, malinconica e proiettata con nostalgia al passato. Personaggi e personalità sttaordinarie quest'anno compongono un programma ricchissimo, di speranza, dimostrazione che è possibile realizzare i propri sogni con impegno e a condizione di non abbassare mai il capo anche se intorno a noi abbiamo il buio".
Il Festival rappresenta per Fondazione Carispezia il principale investimento in ambito culturale, così come spiegato dalla presidente Claudia Ceroni: "Raccolgo un testimone molto importante, considerati i 15 FdM sotto la presidenza di Matteo Melley, che è stato un visionario nell'immaginare un Festival del genere, dalle ricadute enormi sul territorio. Abbiamo ancora tanto da fare, ma come sempre anche quest'anno daremo modo di riflettere sul presente per pensare al futuro. Continuate a sognare con noi...".
Come ogni anno grande spazio sarà dedicato ai bambini, curata da Francesca Gianfranchi, per accompagnare i più piccoli attraverso un allenamento creativo e immaginativo nel tema del 'futuro'. "Abbiamo ampliato anche il numero degli incontri dedicati alla didattica proprio per il grande valore che questo aspetto ha nella creazione del futuro", ha spiegato Gianfranchi.
66 dunque gli eventi totali, comprensi gli incontri che si sono svolti al Teatro degli Impavidi a maggio: "Una edizione da record, che come sempre sarà in grado di spaziare affrontando anche i grandi dilemmi etici, sempre attraverso le autorevoli voci dei nostri ospiti, come l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi o le conoscenze note del Festival, perché graditi ritorni, come Alessandro Barbero", ha concluso Benedetta Marietti.