Si è tenuta questa mattina la cerimonia di intitolazione a Torquato Enrico Cavallini dello slargo posto all’intersezione tra Via Giovanni Sforza e Piazza Sant’Agostino. La cerimonia si è svolta alla presenza del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini del figlio Gian Maria Cavallini e della famiglia.
Torquato Enrico Cavallini è stato una figura di alto profilo umano e professionale, un riferimento per la sanità spezzina. Grazie alle sue intuizioni e al suo impegno, ha contribuito al miglioramento e alla crescita della struttura ospedaliera cittadina. È stato proprio il professore Cavallini a fondare e organizzare i reparti di Rianimazione e Anestesia, il Centro Antiveleni e il Centro di Terapia Antalgica dell'Ospedale Sant'Andrea.
Il ricordo del figlio Gian Maria
“In occasione dell'intitolazione del Largo Torquato Enrico Cavallini, abbiamo voluto raccogliere in un piccolo volume foto ed estratti di pubblicazioni e di giornali, che raffigurano la straordinaria vita di mio padre. ( https://we.tl/t-54zXzNSKC6)
Con questa testimonianza la città della Spezia lo consegna alla storia di questo bellissimo territorio, da lui molto amato, che gli fece da sfondo alle sue vicende umane, professionali e spirituali.
Il suo impegno civile è iniziato come partigiano, negli anni della guerra ed è continuato come medico chirurgo, primario e fondatore del reparto di Rianimazione e Anestesia, del Centro Antiveleni e del Centro di Terapia Antalgica dell'Ospedale Sant'Andrea.
La carriera accademica è stata caratterizzata dal suo interesse per lo studio del dolore e dalle sue capacità didattiche. Per questo, il suo
Maestro Prof. Gualtiero Bellucci gli affidò l'insegnamento presso la Scuola di
Specializzazione di Anestesia e Rianimazione dell'Università di Siena.
Il suo impegno per la ricerca e le sue numerose pubblicazioni scientifiche, gli consentirono di raggiungere il titolo di Libero Docente di terapia del dolore presso la stessa Università.
L'attività libero professionale si concretizzò con la fondazione del centro di Fisiochinesiterapia convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale che, a distanza di 22 anni dalla sua scomparsa, è ancora attivo nella cura del dolore.
Nei primi anni della sua carriera la conoscenza del suo primo maestro di Anestesia all'Università di Pisa, il Prof. Alfredo Zirondoli e attraverso lui Chiara Lubich, Fondatrice del Movimento dei Focolari, gli aprì la strada verso una coinvolgente esperienza spirituale.
Questa esperienza lo accompagnerà per tutta la sua vita, indirizzando il suo carattere indomito e determinato ma anche semplice e pieno d'intuito, come lo ha ben delineato Marco Bernardini, Ingegnere dell'Oto Melara e autore della sua biografia "Come una volpe dal fiuto sottile".
Per tutti i giovani che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, l'intitolazione del Largo Torquato Enrico Cavallini è una testimonianza tangibile di quanto abbia dato, con tanta volontà e amore, alla sua città.”