Nei giorni scorsi, infatti, il Sindaco, Massimo Nardini, il Presidente della Regione, Claudio Burlando e il Comandante in capo del Dipartimento militare marittimo dell'Alto Tirreno, Ammiraglio di squadra Andrea Toscano, si sono incontrati per individuare le metodologie più adatte all'operazione.
"Gli strumenti possibili - spiega il Sindaco Nardini - portano a due differenti strade che garantiscono comunque la necessaria regia in capo al comune di Porto Venere: la locazione ventennale (rinnovabile) da parte di Difesa Servizi Spa e la gestione attraverso un accordo di programma Comune/Regione da sottoscrivere tramite l'Agenzia del Demanio, secondo lo schema già sperimentato con successo per il Castello Doria, le mura e la torre, il Castelletto e la fortezza Umberto I. Marina Militare, Regione Liguria e Comune hanno condiviso un tema essenziale, cioè evitare la frammentazione della dismissioni per singoli immobili e garantire che la proprietà degli edifici rimanga pubblica, pur attraendo la fondamentale partecipazione di investitori privati. Il tutto con un vincolo preciso: neppure un metro quadro di cemento in più sull'isola".
Lo strumento dell'accordo di programma permetterebbe la gestione diretta da parte del Comune di Porto Venere per un periodo superiore rispetto alla locazione e sarebbe preceduto da un necessario dibattito nel territorio, con il quale individuare le soluzioni più adatte per la gestione (cooperative giovanili) e la sostenibilità dell'intervento.
Il Comune, attraverso un'operazione che procederà a fasi, potrebbe ottenere gli immobili di proprietà della Marina militare presenti sull'isola racchiusi in un pacchetto unitario, a cominciare da quelli costieri. La destinazione prevalente proposta dall'Amministrazione Comunale è quella dell'albergo diffuso, abbinata ad una fruizione pubblica delle parti di maggior pregio sia storico che architettonico, per quest'ultima parte non è escluso la possibilità di accedere a fondi europei.
Nei prossimi giorni, al rientro del presidente Burlando dalle votazioni per il Capo dello Stato, si terrà un ulteriore incontro per analizzare ulteriormente i punti di forza e di debolezza delle due prospettive metodologiche di dismissione (Difesa Servizi Spa/Accordo di programma).