Tre sirene, poi un silenzio surreale rotto solo dal cnguettio degli uccelli, infine le esplosioni, sorde, che hanno fatto tremare il terreno, ma davvero "chirurgiche": pochi secondi e le pile 10 ed 11 di Ponte Morandi sono ridotte a detriti. La nuvola che si alza è densa ma anche incredibilmente ferma e circoscritta, almeno apparentemente alla zona dove sino a pochi secondi prima si stagliavano i piloni.
Lo skyline di Genova cambia e ora la città guarda davvero alla ricostruzione, ad ormai oltre 10 mesi dalla tragedia che è costata la vita a 43 persone.
Tecnici ed autorità possono tirare un sospiro di sollievo, dopo una operazione tanto complessa nella sua unicità: mai nulla di simile, prima, era stato fatto in un contesto urbano. Una demolizione, quindi, pionieristica, che stando alle prime dichiarazioni ed ai volti di chi per settmane ha lavorato alle operazioni, sembra perfettamente riuscita.
Un drone si è alzato in volo sulla zona subito dopo l'esplosione. Ora si attendono alle 17.00 i primi risultati sui campioni di aria per verificare la presenza o meno di amianto, poi alle 21.00 nuovi dati che faranno decidere in merito al rientro nelle proprie abitazioni delle persone che questa mattina sono state fatte evacuare per precauzione.
(Foto: ANSA)