ProSpezia Ciassa Brin, entità del quartiere Umbertino, tramite il suo responsabile Andrea Canini, annuncia di essersi unita ai Ragazzi di Piazza Brin.
"Ognuno mantiene il proprio logo e la propria storia - afferma - noi appena nati, i ragazzi con una storia decennale, ma tutti e due abbiamo come unico fine il bene del Quartiere Umbertino. Non pensiamo di rappresentare o di parlare a nome dell'intero Quartiere, ma di essere una piccola voce, ma una voce fuori dalla politica e dai suoi colonnelli e se poi la politica fa il bene del quartiere ben venga. Non abbiamo bisogno di apparire con feste, non ne abbiamo nessun ricavo se non quello di portare un po' di allegria e di socializzazione, anzi, un ricavo lo abbiamo ed è il grazie anche di una persona sola sui seimila abitanti del quartire. Il criticarci ci fa piacere, come il contrastare nostre iniziative, poiché vuol dire che facciamo qualcosa, giusta o sbagliata che sia, ma lo facciamo... ci mettiamo la faccia".
"Nel quartiere Umbertino ci sono tante brave persone che senza interessi di qualsiasi genere si impegnano - prosegue Canini - I Ragazzi di Piazza Brin è un'associazione costituitasi negli anni ottanta che si è sempre adoperata, e tutt'oggi si adopera, per le problematiche della zona, ricca di storia. ProSpezia Ciassa Brin, invece, è nata dalla volontà di un bel ed affiatato gruppo di residenti. Le finalità sono le stesse al di là di ogni colore e bandiera. Uno degli scopi, essendo il quartiere multietnico, è adoperarsi per la vera integrazione, e questo ha avuto un riconoscimento nei continui rapporti instaurati da noi con la comunità Dominicana e contraccambiati, con inviti del Console, a partecipare alle loro iniziative, portando sia in chiesa che per la strada le nostre bandiere a sfilare insieme, cosa mai avvenuta in passato".
Piega Canini: "Essendo gli scopi e i fini comuni si è pensato di unire le forze. E noi di Pro Spezia Ciassa Brin siamo orgogliosi e onorati che l'associazione Ragazzi di Piazza Brin abbia chiesto la nostra collaborazione. Insieme potremmo fare grandi cose. Un primo pensiero è stato di tenere la sede aperta in Corso Cavour 316 come punto di ascolto per gli abitanti del quartiere tutti i giovedì dalle 16,00 alle 18,30".