Un maxi sequestro di cocaina ed hashish è stato eseguito tra il 7 e l’8 maggio dalla Squadra Mobile della Questura della Spezia, con la collaborazione di quelle delle Questure di Milano, Massa-Carrara e Monza Brianza, con l’arresto di un corriere attivo tra il capoluogo di regione lombardo e la zona a cavallo tra le province della Spezia e Massa Carrara.
Ha spiegato questa mattina, durante la conferenza stmpa, il questore della Spezia: "Il problema dello spaccio di stupefacenti è una realtà amara che viviamo in città e in provincia. 22kg di stupefacenti che le organizzazioni si sono strutturate in maniera organizzata e con sistemi di occultamento molto sofisticati. La Polizia di Stato risponde in maniera adeguata e interrompe sul nascere il consolidarsi di un sistema che poteva portare anche ad un milione di euro di introiti.
Non esistono zone franche, ma come si evolvono i loro tentativi di organizzarsi si evolvono anche i nostri mezzi e le nostre iniziative.
In questo caso il modus operandi farebbe pensare a Gennaro Savastano, che nella fiction Gomorra porta i denari all'estero occultati nel retro dell'auto.
L'esito positivo dell'operazione denota una capacità di intervento dei nostri poliziotti caratterizzata da professionalità e dedizione; agenti che devono sapere tutto e conoscere nel dettaglio il luogo in cui lavora e i suoi cambiamenti".
Si tratta della seconda volta nell'arco di qualche anno che si verifica un'operazione di queste dimensioni, portata a termine in collaborazione con le Questure di Massa e Milano.
In dettaglio, si tratta di una attività lampo che ha richiesto grande impegno da parte degli operatori, come spiegato dal dirigente della Squadra Mobile Girolamo Ascione: "È stato possibile concludere con un sequestro ingente di soldi, auto e sostanza stupefacente e tutto è partito un mese fa quando il personale antidroga segnala un uomo magrebino sul territorio che operava movimenti sospetti tra qui e Massa a bordo di una Golf nera. Da qui si è deciso di procedere con un pedinamento e attenta osservazione, utilizzando anche sistemi di localizzazione gps, con risultanze tecniche che portano all'identificazione del soggetto, che passa la vita a bordo della sua auto in tutta Italia, accertando spostamenti tra Massa, Milano e La Spezia, spesso anche con altre auto. Non lavora, ma ha disponibilità di soldi, considerando semplicemente le spese di viaggio che deve affrontare. Si capisce così che l'uomo fa il corriere, anche per traffici di droga di alto livello".
Il pensiero, da subito, era che le auto avessero meccanismi di occultamento.
L'epilogo arriva l'altra notte, quando l'uomo a bordo della Golf arriva a Massa e incontra un connazionale (che poi si rivela essere il fratello, estraneo alla vicenda), girovaga per Massa e arriva ad una abitazione isolata in periferia. Viene così controllato: appare tranquillo, ma il sospetto è forte e l'auto viene sequestrata e praticamente smontata. Viene dunque scoperto un cavo elettrico anomalo che andava nel retro del veicolo così viene palesato un vano nascosto sotto il porta targa: la targa, ribaltandosi, rivela 4kg di cocaina di buona qualità ancora da tagliare e circa 35 mila euro suddivisi in mazzette e altri due involucri di cocaina pronta alla consegna.
Contestualmente all'arresto, avvenuto a Massa, vengono sequestrate anche parecchie chiavi e una Nissan, oggetto attualmente di indagini. Visto che l'uomo andava spesso a Milano si decide di andare lì e in collaborazione con la Squadra Mobile del posto viene scoperto un complesso residenziale con due box: in uno vengono trovati 11,5 kg di hashish e nell'altro una nuova auto, sempre dotata di un particolare meccanismo che fa scattare i sedili con due vani che nascondono otto panetti di coca del peso complessivo di oltre 7kg e circa 10mila euro.
Tutto questo rivela la probabile esistenza di una fitta organizzazione: l'hashish confezionata con pasta dentifricia per eludere i cani poliziotto; il fatto che l'uomo avesse un permesso di soggiorno che rivelava trascorsi in Spagna- noto punto di transito strategico per il traffico di droga tra Nord Africa e Sud America- e la minuzia con la quale sono state manomesse le auto, fanno pensare che l'arresto di K.K. sia solo l'inizio di una storia ben più complessa.