Forse erano convinti che tre flaconi di metadone nel frigorifero e 50 grammi di mannitolo (sostanza usata per il taglio dello stupefacente) occultati tra le pentole della cucina potessero sfuggire ad un eventuale controllo eseguito dalle Forze dell’Ordine. Ma non avevano fatto i conti con l’infallibile fiuto dei cani antidroga, appositamente giunti dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Villanova D’Albenga (SV) in ausilio ai militari della Stazione di Luni. I militari, a seguito di un’attività di indagine, hanno individuato nell’abitazione di un 57enne una possibile centrale di spaccio.
Quando i Carabinieri hanno bussato alla porta, l'uomo, al momento in compagnia di un complice di un anno più giovane, resosi conto della presenza dei cani, ha tentato di convincerli a desistere dal proseguire nella ricerca, ostentando una tale sicurezza da arrivare a “sfidarli” a trovare sostanze di qualsivoglia natura nella sua abitazione.
I Carabinieri, cui i due uomini erano già ben noti poiché gravati da specifici precedenti di polizia, non hanno creduto alle dichiarazioni ed hanno comunque proceduto al controllo. Nel corso della perquisizione, grazie anche all’infallibile olfatto dei cani, hanno trovato nel frigo il metadone e tra le pentole della cucina complessivamente quasi cinquanta grammi di mannite, pronta per il taglio della cocaina. I due occupanti dell’abitazione sono così stati denunciati alla Procura della Repubblica della Spezia, in quanto ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Lo stupefacente rinvenuto è stata sottoposto a sequestro.