Non sarà più telecamera in spalla e microfono in mano (o attaccato al collo) a raccontare il Palio del Golfo, come lo abbiamo visto fare per tanti, tanti anni: Armando Mazzoni, per tutti Armandino, se ne è andato ieri, a 72 anni, dopo aver lottato per due anni, con grande coraggio e riservatezza, contro la malattia.
Il Palio perde un'altra delle sue storiche figure, non un vogatore o un capoborgata, ma comunque un uomo che ha contribuito a fare crescere questa disfida remiera unica e a raccontarla, esportandone le emozioni anche al di là del Golfo.
Era una presenza fissa ed immancabile, non solo durante le quattro giornate clou, dalla sfilata del venerdì alle premiazioni del lunedì, ma durante tutta la quotidianità del mondo del Palio.
Lascia un ricordo indelebile tra i tanti che nel nostro Golfo il Palio lo vivono ogni giorno e vicino ai quali è stato per tanti anni.
Da quest'anno in passeggiata Morin e nelle acque antistanti, da dove seguiva le gare con la sua barca, ci sarà un posto vuoto, mancherà la sua sagoma riconosciuta da tutti, mancheranno le sue immagini, mancheranno le sue interviste al racconto di una manifestazione che anche lui ha contribuito a fare conoscere.
Armando, da sempre appassionato alla cinematografia, fu notato nel 1982 da Video Spezia. Iniziò quindi una collaborazione, dedicandosi ai principali eventi della città. Negli ultimi anni collaborava invece per il centro di documentazione sportiva del Museo dello Sport, che cataloga ed espone tutto il patrimonio culturale relativo alle attività sportive locali.
Il Palio lo ricorderà per sempre.
“Un grave lutto ha colpito tutto il mondo del Palio - dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – Immancabile ad ogni Palio con la sua telecamera, era diventato un punto di riferimento della manifestazione. Alla sua famiglia, al Comitato delle Borgate e a tutto il Palio del Golfo le mie più sentite condoglianze”
Il comitato delle borgate e la Lega Canottaggio così lo ricordano commossi: "Il mondo del Palio piange la scomparsa di Armando Mazzoni, conosciuto da tutti come Armandino ‘Pellicola’. Ci stringiamo al dolore della famiglia per la perdita di una persona buona, generosa, che dagli anni 80 fino ad oggi aveva immortalato, con la propria telecamera e a bordo di una barchetta da lui personalizzata, ogni singolo momento della manifestazione remiera che tanto amava. Svolgeva il suo lavoro per passione, con l’unica ricompensa di essere amato e benvoluto da tutti. Era diventato, per tutti gli appassionati di Palio, un vero e proprio pilastro di questa manifestazione".